Apre alle 3.30, è il bar degli insonni: «E' sempre pieno, chiacchiere e caffè»

Venerdì 25 Gennaio 2019 di Luca Marin
Lucia Trovò al bar Ztl
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BORGORICCO - Appena entri sembra un bar normale, con alle pareti alcune citazioni di papa Francesco e sopra il bancone centrale una grande foto di Totò e Peppino davanti a due tazze di caffè. In realtà il locale pubblico vicino al supermercato, quasi nascosto dalle auto nel grande parcheggio esterno condiviso anche con un negozio di abbigliamento, è diventato il luogo di ritrovo e riferimento della zona per guardie giurate, lattai, panettieri, macellai, veterinari, donne delle imprese di pulizie e di persone che soffrono d'insonnia.
Il bar in questione, lo Z.t.l., in via Roma 51 a Borgoricco, non è ubicato in una strada trafficata ma dalle quattro alle sei del mattino, ogni giorno, accoglie tantissime persone per una colazione e una parola amichevole, un sorriso e una confidenza per affrontare più positivamente la giornata. I clienti sono persone costrette a turni o levatacce per il lavoro e molti non riescono a dormire la notte. Pensionati in particolare, ma anche tanta gente comune abituata a fare tardi. I titolari del bar, la solare signora Lucia Trovò, assieme al fratello Lucio e a mamma Luigia, chiamata da tutti la tigre, con la caratteristica di parlare spessissimo ai clienti in francese, non sono psicologi o assistenti sociali ma i clienti che frequentano lo Z.t.l. trovano in loro persone disponibili ad ascoltarli e scambiare due parole. «Sembra banale - dice Lucia - ma non è così. Oggi siamo tutti di fretta e non c'è tempo per ascoltare gli altri». Sono pochissimi i bar in provincia aperti la notte, eccetto quelli nell'area del mercato coperto a Padova o i grill in autostrada, come conferma Appe, l'associazione provinciale dei pubblici esercizi. La vulcanica signora Lucia da anni ha deciso di aprire il bar dalle 3.30 fino alle ore 17, tutti i santi giorni. Prima di trasferirsi in via Roma, per sei stagioni ha gestito lo Z.t.l. davanti alla banca in paese. Il suo è un osservatorio privilegiato per chi vive di notte e i risvolti sociali sono a tratti sorprendenti. «Dalle 4 alle 6 del mattino il mio locale è sempre pieno - ammette la titolare - noi lavoriamo molto più nelle prime ore del mattino rispetto al resto della giornata. Non siamo sulla vecchia o nuova statale del santo ma all'interno del paese ma ormai si è sparsa la voce e da noi vengono tante persone per fare colazione prima di iniziare il turno di lavoro o dopo aver staccato la notte. Quotidianamente arriva tanta gente, anche in pensione, che non riesce a dormire e preferisce bersi un caffè in compagnia e scambiare quattro chiacchiere».
«Una cosa importante ho notato rispetto al giorno- continua Lucia - la gente della notte si aiuta molto, sia dal punto di vista pratico che del tempo dedicato. Paura io in piena notte? Assolutamente no- la pronta risposta di Lucia Trovò- primo perchè i carabinieri spesso passano davanti al bar, mi fanno un cenno di ok, e se ne vanno e secondo perchè non serviamo superalcolici e la gente lo sa. E poi, fondamentale anche per il nostro business imprenditoriale, c'è sempre qualcuno nel nostro locale. Lo dico sinceramente: è faticoso lavorare di notte, ma dal punto di vista relazionale, è tutta un'altra cosa. Noi facciamo orari strani ma sono felice perchè con i nostri clienti c'è un rapporto che va al di là del lavoro. Siamo persone amiche, e vi assicuro che non è poco».

 
Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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