Bagnoli di Sopra. Banchi a rotelle, la Provincia smentisce il sindaco: «Nessuna vendita, sono in comodato d'uso»

L'ente ha specificato che i banchi a rotelle non sono stati venduti, come riferito invece dal primo cittadino nei giorni precedenti

Giovedì 18 Aprile 2024 di Redazione Web
Banchi

PADOVA - Banchi a rotelle in comodato d'uso al Comune di Bagnoli di Sopra. La notizia arriva dalla Provincia di Padova che smentisce quanto riferito dal sindaco di quel Comune nei giorni precedenti.

Banchi a rotelle in comodato d'uso

«Non si tratta di una vendita - scrive in una nota la Provincia - bensì di un comodato d'uso. Contrariamente a quanto riportato, forse per semplificazione della titolazione, la Provincia di Padova non ha venduto i banchi a rotelle al Comune di Bagnoli di Sopra. I beni in questione sono stati concessi in comodato d'uso al Comune. Se l’ente Provincia volesse vendere questi o altri beni, dovrebbe alienarli mettendoli all’asta.

Una procedura completamente diversa. Il prezzo simbolico di un euro per ciascun banco a rotelle è stato stabilito in ragione del fatto, appunto, che si tratta di un comodato d'uso per un periodo temporaneo e non di una vendita»

Non solo, l'enta sottolinea che la delibera di giunta del Comune di Bagnoli di Sopra conferma la natura del comodato d'uso. Nel documento viene precisato che “vengono concesse in uso n. 100 sedute innovative di proprietà della Provincia di Padova dietro versamento di un importo forfettario di €. 100,00 (1,00 €/cad.) il Comune si impegna a utilizzare le sedute per le sole finalità istituzionali dell’Ente, restituendole a richiesta della Provincia nelle condizioni in cui sono state consegnate”. Un'attività, quella della cessione in comodato d'uso, che di frequente viene effettuata con i Comuni del territorio. 

«La Provincia di Padova non “svende” il proprio patrimonio - conclude la nota - La cessione in comodato d'uso dei banchi a rotelle al Comune di Bagnoli di Sopra non rappresenta dunque una ‘svendita’ del patrimonio della Provincia di Padova. I beni in questione continueranno ad essere di proprietà della Provincia e potranno essere restituiti»

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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