Nuova aggressione a Monselice: baby gang colpisce un 23enne

Lunedì 7 Giugno 2021 di Camilla Bovo
Via Zanellato a Monselice

MONSELICE - Di nuovo un episodio di violenza a Monselice, e di nuovo in pieno centro, ad appena due giorni di distanza dall'aggressione subita da un 15enne e da suo padre ad opera di un gruppetto di giovanissimi marocchini in via Felice Cavallotti. Questa volta teatro dell'aggressione è stata via Zanellato, la strada delle Poste.

Sabato sera, poco prima delle 11, alcuni amici ventenni, insieme alle proprie fidanzate, tutti residenti nella Bassa, stavano raggiungendo le proprie auto dopo aver passato la serata nei locali del centro. 

L'ATTACCO

Improvvisamente, secondo quanto gli stessi giovani hanno raccontato ai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Abano intervenuti sul posto, sono stati apostrofati e avvicinati da un gruppo di giovani nordafricani. I ragazzi stranieri avrebbero rinfacciato ai ventenni italiani di averli offesi poco prima. Questi, da parte loro, avrebbero negato ogni cosa, cercando di spiegare che nessuno di loro aveva aperto bocca per insultarli. Ne è nata una discussione dai toni sempre più accesi, che si è conclusa solo quando uno della banda ha sferrato un pugno in pieno volto a M. E., 23enne residente a Cartura. 

LA FUGA

A quel punto i giovani stranieri hanno pensato bene di darsela a gambe, mentre gli altri hanno chiamato il 112, per segnalare l'aggressione. Dopo pochi minuti sono arrivati i carabinieri, che hanno ascoltato i ragazzi e avviato l'indagine per appurare l'esatta dinamica dei fatti, risalire all'identità degli altri giovani coinvolti ed accertare eventuali collegamenti con i protagonisti dell'aggressione di giovedì scorso. Intanto il giovane ferito ha preferito tornarsene a casa, senza rivolgersi all'ospedale per ricevere assistenza sanitaria. 

LA POLITICA

Questo nuovo episodio di violenza gratuita ha contribuito ad accendere ancora di più gli animi in un paese scosso dopo i fatti di via Cavallotti. È un vero e proprio clima di tensione quello che si respira nella Città della Rocca, nonostante il sindaco Giorgia Bedin si sia affrettato a mettere in atto maggiori controlli ad opera degli agenti della Polizia Locale. Il consigliere di minoranza Gianni Mamprin ha avanzato richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario per trovare il modo di affrontare concretamente la situazione. «Le baby gang a Monselice non sono tollerate e tantomeno atti di violenza. ha detto in tutta risposta il primo cittadino - Siamo sul pezzo e controlleremo ogni angolo della nostra città. Ricordo alla minoranza, contraria alla nostra programmazione, che questa amministrazione sta investendo 340.000 euro per la videosorveglianza che aiuterà le forze dell'ordine a monitorare il nostro territorio. Lunedì scriverò una lettera al Prefetto perché ci siano più controlli e chiederò che sia applicata tolleranza zero per chi non rispetta la legge: è un mio dovere difendere tutti i cittadini».

Sul tema è intervenuta anche Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, sostenendo che «episodi come quello accaduto a Monselice non possono diventare la normalità, anzi devono essere presi subito come spunto per affrontare la situazione. Serve un lavoro congiunto di vigilanza del territorio e anche di prevenzione delle situazioni potenzialmente critiche. Rispetto delle regole e politiche sociali devono andare di pari passo se vogliamo trovare soluzioni reali e non fermarci a facili slogan». Intanto sui social, dove la discussione è sempre più animata, alcuni residenti del Carmine hanno pubblicato le foto delle ultime bravate compiute dalle baby gang in questi giorni lungo le strade e nei parchi del quartiere: scritte sui muri, panchine divelte e arredo urbano distrutto. Una follia e un'inciviltà che continuano giorno dopo giorno e che contribuiscono ad accrescere la tensione sociale e i malumori in paese. 
 

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