PADOVA - La fine della ragazza descritta nel rapporto della polizia ferroviaria. stata una fine orribile. Si buttata sotto un treno a vent’anni. Per amore. Perch non riuscita ad avere l’amore di una ragazza che ha amato fino all’ultimo istante della sua vita. La diversità è un peso enorme. Noi non mettiamo le iniziali della vittima, né il luogo dove abita la sua famiglia. Nel mattinale che la Polfer di Padova ieri ha consegnato alla stampa c’è la ricostruzione della tragedia. "Alle ore 23 di martedì il macchinista di un treno merci che transitava a bassa velocità per la galleria ferroviaria del Catajo a Battaglia Terme si è accorto della presenza nei pressi delle rotaie del corpo senza vita di una giovane donna. Dopo l’intervento della Polfer di Padova si è appurato che trattavasi (...). Il fatto, certamente da rimandare a suicidio - è stata ritrovata una lettera di addio - secondo il parere del medico legale intervenuto sarebbe avvenuto fra le 17 e le 18. La giovane, poggiando la testa su una rotaia, è stata attinta da uno dei treni della linea per Bologna che l’ha sbalzata quanto è bastato per non essere notata dai successivi che transitavano a velocità sostenuta".
Il corpo martoriato della povera ragazza è rimasto tante ore nella galleria del Catajo. Accanto le sono passate le Frecce d’argento che vanno verso il sud, gli Intercity e anche i regionali. Bisognava aspettare sei ore e il buio della notte, quando è transitato un merci a bassa velocità e il macchinista ha dato l’allarme.
Negli scritti lasciati tutto il suo dolore. Sì, è un suicido. La ventenne ha descritto fino all’ultimo il dolore per il fatto di non poter essere amata da una sua coetanea. In uno dei messaggi, che ha affidato a una sorta di diario, le dice che la lascerà libera di fare la sua vita. Male d’amore e il peso della diversità hanno ucciso la ventenne. Martedì pomeriggio si è incamminata lungo la ferrovia aspettando il primo treno che arrivava.
Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 19:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il corpo martoriato della povera ragazza è rimasto tante ore nella galleria del Catajo. Accanto le sono passate le Frecce d’argento che vanno verso il sud, gli Intercity e anche i regionali. Bisognava aspettare sei ore e il buio della notte, quando è transitato un merci a bassa velocità e il macchinista ha dato l’allarme.
Negli scritti lasciati tutto il suo dolore. Sì, è un suicido. La ventenne ha descritto fino all’ultimo il dolore per il fatto di non poter essere amata da una sua coetanea. In uno dei messaggi, che ha affidato a una sorta di diario, le dice che la lascerà libera di fare la sua vita. Male d’amore e il peso della diversità hanno ucciso la ventenne. Martedì pomeriggio si è incamminata lungo la ferrovia aspettando il primo treno che arrivava.
