Svuota il conto dell'anziana che doveva assistere: condannata

Giovedì 24 Giugno 2021 di Marco Aldighieri
La disperazione di un'anziana truffata
2

PADOVA - La sua professione sarebbe l'amministratore di sostegno, ma invece di tutelare anziani e disabili li raggira. E ieri pomeriggio, mercoledì 23 giugno, Rosaria Bonuso, 57 anni di Vicenza, davanti ai giudici del Tribunale collegiale è stata condannata a un anno in continuazione per peculato con un'altra condanna a tre anni e 4 mesi, per lo stesso reato, inflittale dal Tribunale di Trieste. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, aveva chiesto una pena a un anno e otto mesi. La donna ha già risarcito la vittima con 70 mila euro.

IL FATTO
Bonuso il 7 settembre del 2012 è stata nominata amministratore di sostegno, con decreto del giudice tutelare, di una pensionata, all'epoca di 84 anni, residente in città. Ma invece di tutelarla, l'ha in più occasioni ingannata derubandola di oltre 63 mila euro. Tra il settembre del 2012, di fatto due settimane dopo avere assunto l'incarico, e il maggio del 2015, ha effettuato una serie di prelievi di denaro utilizzando il bancomat intestato alla pensionata, dalla filiale della Cassa di Risparmio del Veneto di Prato della Valle, per un totale di 44 mila euro.
Dell'anziana ha utilizzato, tra il giugno del 2013 e il giugno del 2014, anche il libretto degli assegni per effettuare pagamenti di circa 4 mila euro.

Mentre tra il maggio del 2013 e il settembre del 2015, si è intascata la caparra e i canoni di locazione di un appartamento intestato alla pensionata per 15 mila euro. Astuta, anche se per il suo avvocato Alberto Pellizzari del foro di Vicenza si tratta di una donna che ha sofferto di depressione, ha indotto in errore il giudice tutelare presentando una falsa posizione patrimoniale e finanziaria della sua assistita, con l'obiettivo di non fare emergere le somme da lei prelevate. Infine è stata accusata di avere sottoscritto davanti al notaio nel maggio del 2015, un atto preliminare di compravendita dell'immobile intestato alla pensionata al prezzo di stima di 120 mila euro, quando il giudice tutelare le aveva vietato di vendere quell'abitazione.

I PRECEDENTI
La vicentina di 55 anni ad aprile del 2018 è stata condannata dal giudice monocratico a un anno e un mese con la sospensione della pena, per appropriazione indebita. Motivo, nel 2013 era stata nominata amministratore di sostegno di una anziana di 94 anni di San Martino di Lupari, deceduta nel 2014. Bonuso si era appropriata del denaro della pensionata depositato in due conti correnti.
Il primo alla Banca di Trento e Bolzano nella filiale di Trento, e il secondo alla banca Carige. Utilizzando la carta bancomat dell'anziana ha svuotato di oltre 27 mila euro i conti correnti della 94enne. Soldi con cui ha fatto acquisti e ha comprato ricariche telefoniche. In alcuni casi ha anche emesso assegni con la firma dell'anziana che avrebbe dovuto tutelare. Nel giugno del 2017 la vicentina è stata condannata anche dal tribunale di Trieste alla pena di 3 anni e 4 mesi in rito abbreviato. In questo caso, sempre da amministratore di sostegno, ha raggirato un disabile e un anziano, di oltre 100 mila euro.
 

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci