Rallentano i cantieri dell'Alta Velocità: a frenare sono i sindaci di Vicenza e Padova

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Mauro Giacon
Alta velocità

PADOVA - Il progetto definitivo della linea dell’Alta velocità fra Vicenza e Padova è in ritardo. E le ragioni sono due, connesse proprio ai due comuni interessati.
 

L’USCITA
Il primo aspetto riguarda l’uscita da Vicenza verso Padova. Il Comune di Vicenza insiste perchè sia valutato l’interramento dei binari ma la questione tecnica è difficilissima, si tratta di passare anche sotto ai fiumi. Per questo Rfi sta mettendo pressione all’amministrazione vicentina anche perchè senza questa decisione non si può ultimare la progettazione successiva. All’inizio di dicembre sono stati proposti al sindaco tre scenari a raso in galleria corta e in galleria lunga.
 

L’INGRESSO
Per quanto riguarda la tratta verso Padova sulla prima parte della linea quella che tocca Grisignano, Mestrino e Rubano il progetto definitivo è consolidato. Ma quella fino a Montà no. Perchè palazzo Moroni che non ha ancora dato ai progettisti del consorzio Iricav 2 che si sta occupando della linea le sue scelte su Montà. In quel territorio infatti ci sono tre attraversamenti dei binari, uno su via Montà con un cavalcavia fatto negli anni ‘80, uno con un sottopasso vicino alla chiesa e una strada a senso unico alternato. I tre attraversamenti devono essere demoliti e rifatti perchè la loro esistenza è incompatibile con la linea. Ma in che direzione? Dove passare? Quali case sfiorare? Da mesi vengono sottoposti vari schemi all’amministrazione che non ha ancora deciso. Finora ci sono stati incontri informali e il Comune ha chiesto ulteriori simulazioni e schemi.


PROGETTO FERMO
Per questo Iricav 2 e Rfi non hanno ancora inviato i progetti alle amministrazioni. Però il problema nasce a Vicenza. Rfi sta aspettando di capire come fare l’uscita da Vicenza per questo preferisce non avviare le procedure ufficiali.
 

IL TERZO LOTTO
Il progetto definitivo della Tav fra Vicenza e Padova prende le basi dal progetto preliminare redatto nel 2004 da Italferr, l’ufficio tecnico di Rfi e chiamato “terzo lotto” perchè parte a est del tribunale di Vicenza e finisce a Montà. Da lì in poi ovvero da corso Australia verso la stazione, la redazione del progetto passerà di nuovo nelle mani di Italferr. Il vecchio progetto ha ricevuto la Via nel 2006 ma essendo passati vent’anni occorre ripartire da zero. Ecco perchè serve il via libera dei comuni interessati. Il tratto non è stato ancora finanziato ma le procedure sono tali per cui com’è accaduto per il lotto 1 e il lotto 2 quando il progetto è pronto viene approvato con delibera dal Cipes e in quel momento si trovano i soldi. L’importante dunque è fare il progetto. L’altro tema riguarda corso Australia da dove Italferr penserà l’ingresso in città.
 

LE GALLERIE
 I treni in arrivo da Milano e da Bologna saranno fatti scendere gradatamente prima dentro grandi trincee e poi dentro una galleria per un totale di oltre un chilometro con pendenze lievissime per poi riemergere in stazione. Nella parte ovest della città all’altezza del cavalcavia per Montà occorrerà scavare sotto corso Australia con il rischio di dover chiudere la tangenziale. Dalle quattro linee attuali dovranno starcene otto, con quattro binari in più. Non solo: la Tav correrà sotterranea anche alla linea per Castelfranco per non interferire con gli attuali binari in superficie. Da Bologna l’interramento partirà dall’altezza del Geox con risalita all’altezza del cavalcavia Sarpi-Dalmazia. In questo caso per far stare i due binari supplementari occorrerà anche fare degli espropri lungo tutta la dorsale Montà, S. Ignazio Savonarola e Brentelle-Valsugana.
 

Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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