Giornata contro l'Aids: i Giovani democratici portano i preservativi, la chiesa si indigna

Venerdì 3 Dicembre 2021 di Luca Marin
L'iniziativa del Giovani Democratici ha fatto discutere

CAMPOSAMPIERO - Mercoledì scorso, giornata mondiale contro l’Aids, alcuni giovani democratici del Camposampierese si sono mobilitati per sensibilizzare i giovani del territorio sul terribile virus ed hanno distribuito dei preservativi gratuiti all’esterno dell’istituto superiore Newton–Pertini. Ma l’iniziativa, sostenuta anche da Lila (lega italiana per la lotta contro l’Aids), ha suscitato la reazione dei parroci della cittadina antoniana, a dir poco titubanti sulle modalità di prevenzione alla malattia proposte dai giovani democratici. «Quest’anno anche noi abbiamo deciso nel nostro piccolo di mobilitarci – spiega il responsabile organizzativo del partito dei giovani democratici del Camposampierese Giovanni Merlo - la situazione a livello mondiale è migliorata ma rimane ancora critica in alcune aree nel mondo e dobbiamo fare molta strada affinché questo virus così subdolo venga sconfitto definitivamente. Davanti al Newton-Pertini, insieme ai presidi di prevenzione, abbiamo distribuito anche del materiale informativo (volantini e libretti) contenenti informazioni importanti per conoscere il virus, proteggere sé stessi e gli altri e combattere disinformazione e stigma. Oltre a sensibilizzare i giovani - aggiunge Merlo - l’iniziativa vuole portare avanti un’istanza importante: batterci perché nei presidi di prevenzione i contraccettivi siano distribuiti gratuitamente o a costo ridotto a tutti gli under-26».
I promotori sostengono che l’iniziativa è stata colta favorevolmente dagli altri circoli dei giovani democratici della provincia. «I ragazzi devono sapere che il virus dell’Aids dal 1981 ad oggi ha ucciso più di 25 milioni di persone, annoverandosi come una delle epidemie più distruttive e letali nella storia dell’umanità - ribadiscono - nonostante tutti questi morti sono ancora tanti gli stereotipi legati al virus dell’HIV, come l’idea che a prenderlo siano solo prostitute ed omosessuali.

Pochi sanno che oggi la persona che ha contratto l’HIV ed accede rapidamente alle cure può raggiungere la soppressione virale e non essere più in grado di trasmettere il virus».


LE CRITICHE
Com’era prevedibile non tutti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa. I parroci di Camposampiero, venuti a conoscenza della distribuzione gratuita dei preservativi davanti all’unica scuola secondaria della federazione, hanno commentato amaramente quanto accaduto mercoledì scorso: «Io sono preoccupato non solo come parroco ma soprattutto come cristiano per la deriva dei valori della società in cui stiamo vivendo - afferma don Bruno Bevilacqua, della parrocchia di San Marco - non nego i pericoli dell’Aids, ritengo che una campagna di informazione sia necessaria ma onestamente credo che per risolvere il problema non ci sia solo il contraccettivo. Serve ben altro, a cominciare da una cultura meno consumistica ed egoistica». Sulla stessa lunghezza d’onda è il parroco di San Pietro don Claudio Bosa: «Questi sono problemi complessi che vengono affrontati in modo semplicistico, solo per provocare - sostiene - alla fine non aiutano nessuno a crescere. Serve più educazione e formazione se vogliamo aiutare e aiutarci».

 

Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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