Bimba di 4 anni azzannata dal cane dei vicini: operata al labbro

La padrona dell'animale ammette: «È colpa nostra, mi sento responsabile per quello che è accaduto»

Martedì 4 Aprile 2023 di Giovanni Brunoro
Il luogo dove la bambina è stata aggredita dal cane

MONSELICE - «Quello che è successo si poteva evitare. Quei cani non sono docili, ma ora prego solo che mia figlia non abbia ripercussioni». È visibilmente preoccupata la mamma della piccola di 4 anni che domenica pomeriggio è stata morsa dal cane dei vicini, un pastore australiano maschio. Attualmente la piccola paziente si trova ricoverata a Padova in condizioni stabili. Subito dopo i soccorsi, è stata sottoposta urgentemente ad un intervento: il chirurgo plastico ha dovuto ricostruirle il labbro, la parte più colpita dai morsi del cane. Ora rimarrà in ospedale qualche altro giorno. Le ferite non sembrano gravi, ma la bambina non riesce a deglutire ed è nutrita dai medici tramite flebo. Nel frattempo, il cane che l’ha aggredita rimane ancora in custodia ai padroni, che assicurano si tratti di un animale «affettuoso e giocherellone».

LA DINAMICA
Si fa più chiara la dinamica dei fatti. Erano da poco passate le 18 di domenica nella tranquilla via Cavallino, una viuzza di campagna in prossimità della strada che porta a San Pietro Viminario. Poche case con spazi ampi, abitate da persone che si conoscono bene e coltivano rapporti positivi. La famiglia della bambina era da poco uscita per una breve passeggiata: c’erano il papà, sua madre e i due figli, cioè la bimba e il fratellino di appena 9 mesi. La moglie era da poco andata a fare la spesa e sarebbe tornata prima di cena. Come erano soliti fare, i quattro si erano messi a chiacchierare con la signora Francesca, padrona di quel pastore australiano, di una femmina di maremmano e dei loro due cuccioli. Atos, questo il nome del cane, appariva tranquillo all’interno della proprietà, chiusa da un grande cancello. Poco dopo, è arrivato il compagno della donna: ha fermato l’auto, ha preso il telecomando e avviato l’apertura del cancello. Tempo qualche istante e il pastore australiano, vedendo spazio libero, si è avventato sulla bambina, che è subito caduta terrorizzata. Con furia cieca, l’animale è riuscito a mordere più volte la piccola malcapitata nonostante la reazione immediata dei presenti. Secondo la testimonianza della madre della bambina, il papà ha avuto la prontezza di sollevare il passeggino con il figlioletto, che non ha riportato nessuna ferita.

Nel frattempo, la padrona si è avventata sul cane, riuscendo a fatica a toglierlo dal corpo della bambina, subito soccorsa dalla nonna. Atos, però, non sembrava essersi calmato. Dopo poco ha tentato nuovamente di avventarsi sulla piccola, ferendola in maniera non grave alle gambe. Se la nonna non l’avesse tenuta stretta a sé, le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi. In tutto questo, ha riportato qualche lieve escoriazione al braccio anche il padre.
I soccorsi sono giunti nel giro di poco tempo: vista la delicatezza del caso, hanno optato per il ricovero a Padova con l’elicottero.

Famiglie amiche
La vicenda ha segnato profondamente entrambe le famiglie, finora legate da ottimi rapporti di vicinato. A dividerle rimane una diversa percezione della pericolosità del cane. Per la madre della piccola ferita, «quegli animali non sono sempre buoni. Abbaiano spesso e tendono all’aggressività. Era successo altre volte che fossero usciti dalla proprietà, per fortuna senza conseguenze. Poi ci hanno pensato i proprietari a riportarli dentro. Credo che il fatto di domenica fosse evitabile, anche se non posso escludere che prima o poi una cosa del genere sarebbe potuta accadere». La preoccupazione più grande, comunque, è rivolta alla figlia: «Dopo il ferimento, era in stato di shock. Non parlava, sembrava priva di reazioni e muoveva soltanto gli occhi. Ora sembra essersi ripresa e ha ripreso a risponderci. Spero non abbia conseguenze permanenti, sia a livello fisico che psicologico».

Molto dispiaciuta anche Francesca: «Stiamo vivendo molto male questa vicenda, soprattutto per quella bambina che abbiamo visto nascere. Non riesco a spiegarmi cosa sia successo, perché Atos è un cane buono e giocoso. Non ha mai morso nessuno e non è pericoloso. Forse ha avuto un attimo di gelosia perché davo attenzioni ai bambini? Noi amiamo molto i nostri cani».

La donna non intende comunque minimizzare: «È colpa nostra, mi sento responsabile per quello che è accaduto. Io e il mio compagno siamo stravolti». Incertezze anche sul destino del cane Atos, per ora al sicuro nel proprio recinto.
 

Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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