PADOVA - L’agente segreto che controllava quest’area del Veneto voleva la "mazzetta" dalla sua fonte padovana. Insomma, le notizie che il suo "uomo" passava all’agenzia venivano pagate molto bene. Ed era lui che le pompava con i capi per fare avere alla sua fonte un bel po’ di denaro. Ma la fonte doveva dividere con lui parte del guadagno.
È concussione. Il pubblico ministero Sergio Dini ha aperto un’inchiesta nei confronti di un agente segreto che operava su Padova. E a denunciarlo è stato un esponente delle forze dell’ordine padovane, che collaborava con lo 007 indagato.
Ultimo aggiornamento: 10:33
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