Allarme zecche, già 14 casi di infezioni: parte la corsa a vaccinarsi

Mercoledì 27 Luglio 2022 di Eleonora Scarton
Corsa al vaccino anti zecche

BELLUNO - Boom di vaccini per la Tbe. Dopo il picco di vaccinazioni del 2019 e del 2020, dovute soprattutto all'entrata in vigore della gratuità del siero per i residenti in provincia, si è registrato un leggero calo nel 2021, legato principalmente alla pandemia, per poi riprendere con una grossa impennata in questo 2022.

Le previsioni sono di superare l'anno d'oro del 2020. Vincente si è rivelata la scelta attuata dall'Ulss 1 Dolomiti di trasformare il sistema tamponi in sistema vaccinazioni che ha permesso di somministrare il vaccino su più ampia scala.

DATI VACCINI
L'anno zero lo possiamo considerare il 2019, quando è entrata in vigore la gratuità del vaccino per tutti i residenti dell'Ulss 1 Dolomiti. In quell'anno sono state ben 13mila 729 le dosi totali somministrate. Per intenderci, prima di tale anno, si viaggiava tra le 4mila e le 6mila dosi annue. Il boom si è avuto nel 2020 con 24mila 995 dosi somministrate. «Nel 2020 abbiamo avuto il massimo della somministrazione perché abbiamo sfruttato il sistema drive in attivato per i tamponi spiega Sandro Cinquetti, direttore del servizio igiene e sanità pubblica dell'Ulss Dolomiti -. Da giugno in poi infatti si era un po' spenta l'esecuzione dei tamponi in quanto l'epidemia, nel periodo estivo, aveva subito un rallentamento importante, per poi riprendere in autunno. Ciò ci ha consentito di lanciare una grande campagna di recupero di vaccinazione di Tbe sfruttando proprio questa metodologia. Siamo stati tra i primi a livello nazionale a convertire il sistema tamponi in sistema vaccinale ed il riscontro è stato molto positivo». Nel 2021 ancora numeri importanti, ma con un lieve calo, con 11mila 588 dosi, questo perché «il 2021 è stato l'anno della vaccinazione Covid e quindi ci siamo dedicati prevalentemente a questo» evidenzia Cinquetti. In questo avvio di 2022, la pandemia è più leggera dal punto di vista gestionale per cui l'azienda ospedaliera sta continuando a spingere per la vaccinazione contro la Tbe. I numeri di vaccinazione quindi sono già importanti in quanto parliamo di 9mila 560 dosi già somministrate e questo fa pensare al dottor Cinquetti che si supererà abbondantemente l'anno boom del 2020.

LA MALATTIA
Il 22 luglio scorso è uscito il bollettino ufficiale aggiornato della regione del Veneto con tutti i dati relativi a questa infezione da virus che viene trasmessa dal morso di zecca. Ad oggi, nel 2022, i casi complessivi registrati in provincia di Belluno stati 14, il numero più alto a livello regionale. Un dato che è destinato a crescere in quanto i casi si rilevano solitamente fino al periodo autunnale. «Per la nostra provincia sottolinea Cinquetti -, è un tema molto sentito. Non è da escludere che ciò dipenda dal fatto che nel nostro territorio ci sia una maggiore precisione in termini di diagnostica e di segnalazione da parte dei sanitari rispetto alle altre province della regione. Maggiore attenzione chiaramente a casi non eclatanti dal punto di vista della sintomatologia in quanto la sensibilità è più spiccata». I dati infatti evidenziano solamente un caso a Padova, quattro a Verona, due a Vicenza e due anche a Treviso; una provincia quest'ultima, vicina a noi e che dovrebbe avere dati più simili alla nostra. In termini di confronto con le annate precedenti, nel 2019 nella nostra provincia sono stati notificati 14 casi. Nel 2020 i casi sono stati 9 e nel 2021 sono stati 4. «La casistica più limitata nel 2020 e nel 2021 è attribuibile ad una prima efficacia della campagna vaccinale attuata nel 2019, ad un'attenzione maggiore della popolazione alla puntura di zecca che è un elemento fondamentale (la prevenzione e la rimozione rapida quando la zecca ti ha punto è fondamentale per evitare la trasmissione del virus) ma anche che qualche caso minore sia sfuggito in quanto i sanitari erano concentrati su altre questioni».
 

Ultimo aggiornamento: 11:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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