Tbe, assalto ai vaccini: oltre 1000 dosi alla settimana: «C’è ancora posto per l'anti-zecche» »

Giovedì 30 Giugno 2022 di Daniela De Donà
Zecche, assalto ai vaccini contro la Tbe
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BELLUNO - Caldo e pioggia. Una vera pacchia per le zecche. In progressione, da mesi, sui fili d’erba della nostra provincia, così come, da anni, mostrano crescita esponenziale dovunque. Ecco che, anche per un tam tam mediatico efficace, risultano in aumento le richieste di vaccinazioni contro la Tbe (Tick borne encephalitis, ovvero encefalite da zecche): nei punti vaccinali dell’Ulss 1 Dolomiti ogni settimana sono tra 100 e 150 i bellunesi a cui viene inoculata una delle 4 dosi di vaccino (sono 3 per il ciclo completo + i richiami). Lo scopo è puntare alla prevenzione, ad evitare non solo la Borreliosi (curabile con antibiotico) ma soprattutto la Tbe, la malattia virale acuta, trasmessa dall’acaro, che può portare a conseguenze come l’encefalite o, comunque, a complicazioni a carico del sistema nervoso centrale.

DRIVE-IN APERTI

Un super lavoro a livello vaccinale, quindi, aspetta l’azienda sanitaria che ha messo a punto una programmazione per luglio e agosto che coinvolge, in drive-in, gli ospedali di Belluno (che è Centro veneto di riferimento per le patologie trasmesse da zecche), Feltre, Agordo e Pieve di Cadore. Solo fino a domani, venerdì 1 luglio, ad essere utilizzato (con posti ancora liberi!) è il Palasketing di Sedico che, per esigenze sportive, torna poi alla gestione del Comune. Disponibilità ce ne sono: meno al San Martino (luglio quasi esaurito), molte di più ad Agordo. Per prenotarsi basta entrare nel sito www.aulss1.veneto.it.

MILLE ALLA SETTIMANA

Si calcola che, ai bellunesi, siano somministrate circa 1000 dosi alla settimana: «Un’offerta importante – precisa Sandro Cinquetti, direttore del Servizio igiene e sanità pubblica - anche perché queste vaccinazioni contro la Tbe rappresentano un pressing per il personale che, oltre al programma vaccinale di routine che riguarda anche bambini ed adolescenti, è impegnato dal 30 giugno al 15 luglio con la quarta dose anti Covid a cui sono stati invitati gli ultra ottantenni e le persone fragili». Insomma c’è la prevenzione a proposito di zecche che si somma alla prevenzione per Covid. Tra l’altro il programma vaccinale stilato dall’Ulss per la Tbe confida che ci sia una rallentamento epidemico. «Perché la squadra è quella», sottolinea Cinquetti, in riferimento al personale addetto ai drive-in.

I NUMERI

In base ai dati dell’azienda sanitaria le dosi di vaccino utilizzate nel 2020 ammontano a 25.003 mentre nel 2021 sono state 11.599. Nel 2022, infine, le somministrazioni sono 6781 (dati aggiornati al 26 giugno 2022). Di queste 2635 sono prime dosi, per 1704 si tratta di seconde dosi, per 1331 di terze dosi. A cui si aggiungono 1111 dosi di richiamo. Una precisazione viene da Sandro Cinquetti: «Si è protetti solo dopo aver completato un ciclo primario, anche se è vero che già dopo la seconda dose esiste un bagaglio anticorpale». Per la Tbe si parte con la dose al tempo zero, la seconda dopo 1-3 mesi, la terza dopo 6-12 mesi. E il richiamo, ogni 3-5 anni. Il che significa che la protezione vaccinale, per chi si prenota ora, è attiva contro i morsi di zecca infetta dalla primavera 2023. Intanto occorre ispezionarsi al ritorno da una gita tra prati e boschi. E se si trova la zecca toglierla subito, magari con le pinzette adatte.

GRATUITÀ

Fino al maggio 2019 si pagava: ogni dose, al cittadino amante delle escursioni, costava 47 euro. Dal maggio 2019, in base ad un delibera regionale, il vaccino contro la Tbe è gratuito per i residenti in provincia di Belluno, più coinvolta per casi da morso di una zecca infetta. Una gratuità vaccinale che, per la giunta regionale, partì da un dato di fatto: tra il 2006 e il 2018 dei 266 casi di Tbe che si registrarono nel Veneto i due terzi erano bellunesi. 

Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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