In arrivo 35 milioni per le imprese turistiche della montagna

Sabato 1 Gennaio 2022 di Marco Dibona
Sci tra le Dolomiti

BELLUNO - Gli uffici della Regione Veneto sono al lavoro e presto arriveranno quasi 35 milioni di euro alle imprese turistiche, quale ristoro dei danni economici causati dalla pandemia Covid-19, gli anni passati.

Le rassicurazioni vengono da Federico Caner, assessore al turismo della Regione Veneto, che conferma tempi brevi per l’apertura del bando, a cui potranno concorrere le aziende del settore: «Abbiamo atteso a lungo il trasferimento di queste risorse da Roma e ora la nostra Regione sta lavorando giorno e notte, per ridurre al minimo il tempo di attesa da parte delle imprese», sottolinea l’assessore Caner.

DALLA REGIONE
«Dal rifinanziamento della cassa integrazione, alla messa in campo di nuovi aiuti, c’è urgente bisogno di sostenere, con tutti i mezzi possibili, il turismo, la prima industria italiana e veneta. Dopo il buon andamento della passata stagione estiva, tutti noi avremmo sperato in una fine del 2021 diversa e invece il settore turistico è tornato a fare i conti con le difficoltà legate alla pandemia. Ecco perché vogliamo che questi 35 milioni vengano messi a terra presto e bene, per sostenere efficacemente la tenuta ed il rilancio del turismo invernale nelle nostre destinazioni». Per certi versi questa è una risposta alle preoccupazioni manifestate da Luca Dal Poz direttore di Ascom Confcommercio Belluno e da Walter De Cassan presidente di Federalberghi Belluno Dolomiti, che hanno lamentato il ritardo nell’erogazione di questi ristori, rispetto ad altre categorie, mentre gli esercenti impianti a fune stanno già ricevendo i bonifici e i maestri di sci hanno già inviato i moduli, in risposta al bando. Si fa anche il confronto con altre Regioni, come la Lombardia, che hanno già avviato una parte dell’iter. Ora la giunta regionale del Veneto ha dato il via libera all’utilizzo di 34.843.305 euro da destinare alle imprese turistiche che si trovano all’interno dei comuni ubicati nei comprensori sciistici.

L’ITER
I contributi, a fondo perduto, verranno erogati, con la collaborazione operativa di Unioncamere Veneto, attraverso un apposito bando, che potrà essere pubblicato già a partire dai primi giorni di febbraio. « Gli uffici regionali sono al lavoro – dichiara l’assessore Caner – per far sì che questi fondi possano essere erogati quanto prima, attraverso un bando pubblico che terrà conto anche delle indicazioni provenienti dal territorio. Per esempio abbiamo recepito la richiesta di non erogare contributi a pioggia o a carattere forfettario, ma di fissare dei criteri per fare in modo che i ristori siano proporzionali alle perdite e alle dimensioni delle aziende». Lo stanziamento messo a disposizione della Regione del Veneto, da parte del Ministero del Turismo, fa parte dei 700 milioni di euro del Fondo per la montagna, poi aumentati a 800 milioni , che le Regioni avevano chiesto a gran voce nei mesi scorsi. Una parte di quello stanziamento, pari a 330 milioni euro, era stata destinata proprio per le imprese turistiche alpine. Agli impiantisti e ai maestri di sci provvede direttamente il governo nazionale, mentre tutte le altre aziende sono di competenza delle Regioni: si è reso pertanto necessario un secondo passaggio. Fra le imprese turistiche rientreranno alberghi, bar, ristoranti, il comparto ricettivo extralberghiero, altre attività commerciali, connesse allo sci e alla stagione turistica invernale. Sugli importi che potranno essere erogati, gli albergatori confidano che dovrebbero partire da un minimo di mille euro per posto letto. Questi ristori dovrebbero permettere a molti di non chiudere, o di non dover chiedere soldi alle banche, per poter superare le ultime stagioni negative.

IL MINISTRO
«Bene l’ok dalla Regione per le risorse alle imprese turistiche. Il Governo mantiene ancora l’attenzione»
«È bene che la Regione - spiega il ministro Federico D’Incà - abbia dato il via libera all’utilizzo delle risorse per le imprese turistiche colpite dalle restrizioni per la pandemia. Ricordo che nei confronti del turismo invernale, il Governo aveva deciso di intervenire con i “decreti sostegni”, in un percorso avviato dal Governo Conte dopo avere recepito le istanze degli operatori che avevo personalmente portato in Consiglio dei Ministri. Nel corso di questi mesi mi sono relazionato con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia per verificare l’iter dei provvedimenti e, successivamente, anche con l’assessore Caner: il fondo da complessivi 800 milioni era stato istituito per sostenere la montagna nel periodo di difficoltà provocato dal Covid. Si continuerà a dare attenzione sia per superare l’attuale momento legato alla pandemia e all’aumento dei contagi, sia attraverso misure messe a punto dalla legge di Bilancio, tra cui il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che prevede, già per il 2022, 100 milioni di euro. Dobbiamo dare alla montagna prospettive di lungo termine, sostenendo il turismo e rafforzando i servizi per la collettività».
 

Ultimo aggiornamento: 17:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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