Treno delle Dolomiti: sindaci d'accordo ma occhio ai costi

Lunedì 19 Aprile 2021 di Raffaella Gabrieli
Il progetto del treno delle Dolomiti viaggia su quattro direttrici: tre in Cadore e una in Agordino
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AGORDO - Il 2021, anno europeo delle ferrovie, potrebbe accogliere il via libera al nuovo progetto di mobilità su rotaia per la provincia di Belluno.

Quello che, tra i quattro in ballo, consentirà il collegamento più agevole tra Ponte nelle Alpi (e quindi Venezia) e Cortina che nel 2026 ospiterà i giochi olimpici invernali. Tre di questi propongono opzioni attraverso direttrici cadorine mentre il quarto quella agordina. Un’idea sostenuta dal Comitato treno delle Dolomiti guidato da Paolo Selva Moretti, ma che aveva già una radice. 


CONFRONTO IN MAGGIORANZA
«Il Comitato ci ha presentato il progetto in videoconferenza circa tre settimane fa - spiega Roberto Chissalè, primo cittadino di Agordo - ed è mia intenzione confrontarmi presto con la maggioranza. Certo per esprimere un vero e proprio giudizio avremmo bisogno di dati tecnici più specifici e di stime di costo che si avvicinino quanto più alla realtà. Ad Agordo, poi, è previsto un passaggio in aree piuttosto antropizzate, con case esistenti e persone che ci vivono quotidianamente. Ok il confronto con la Val Venosta, sognando un trenino che si snoda in montagna, ma quell’area del Trentino ha una fisionomia completamente diversa dalla nostra, a cominciare dalla vallate ampie, dolci e meno popolate. Passando poi ai costi, tutt’altro che indifferenti, va compreso se questi preventivi sono realmente credibili o se corriamo il rischio, in corso d’opera, di vedere lievitare le uscite. Cosa che l’intera comunità, tanto più in questo drammatico periodo, non si può permettere».


PROGETTO GIÀ ALLO STUDIO

«La nostra posizione è più che favorevole - affermano i sindaci di San Tomaso Moreno De Val e Cencenighe Mauro Soppelsa - Partiamo dal presupposto che nessuno si sta inventando nulla: l’architetto Stefano Dell’Osbel e il Comitato sono al lavoro da quattro anni su indicazione della Regione che vuole fare un collegamento tra Venezia e Cortina. Quindi, sarà anche un’illusione per costi e tempi ma riteniamo che l’Agordino aveva e abbia tuttora il dovere di provarci. E’ come vincere alla lotteria: se mai si compra il biglietto mai si potrà portare a casa il montepremi. Noi certo sosterremo il progetto in quanto può rappresentare l’ideale soluzione per togliere dalla strada una parte delle tante auto che in stagione raggiungono l’Agordino e anche, perché no, per dare un futuro più concreto ai nostri figli. Speriamo che la Regione faccia un attento esame costi/benefici tra i quattro progetti». 


PRESTO UN DOCUMENTO

Si trincera dietro un “no comment” Giovanni Deon, assessore alla viabilità dell’Unione montana Agordina, annunciando un documento sulla mobilità condiviso dai sindaci di Agordino e Valbelluna. «Sarà presentato a giorni - spiega - e descrive le linee guida che secondo noi si dovrebbero seguire per consentire di “superare” nella maniera più agevole il canale della Val Cordevole».

Ultimo aggiornamento: 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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