Strade piene di buche, ma non ci sono i soldi per l'asfalto: lo compra il sindaco

Sabato 8 Luglio 2023 di Y.T.
Il sindaco Oscar Meneghetti

SANTO STEFANO - La sicurezza stradale passa anche attraverso lo stato delle arterie e del manto di asfalto. E le vie comunali di Santo Stefano, soprattutto alcune, non godono di buona salute. Le buche sono evidenti. Così come le lamentele che arrivano in municipio da parte dei cittadini. Ma, come noto, le condizioni delle casse municipali non consentono di effettuare spese extra, nemmeno correnti. Così il sindaco Oscar Meneghetti, consapevole delle proteste e del malumore tra la popolazione, ha deciso di intervenire di persona, per acquistare l'asfalto necessario a livellare il manto stradale.

L'ALTRO AIUTO
Fino a poco tempo fa, un aiuto arrivava da Veneto Strade, che riforniva di materiale il Comune, dando un'importante boccata d'ossigeno.

Però la fornitura dell'ultimo quantitativo è andata esaurita e difficilmente le speranze di averne dell'altro sarebbero potute diventare concrete. Così il primo cittadino, assieme ad alcuni altri privati cittadini, ha pensato di contribuire, dando l'esempio con un'informale "autotassazione". «La vicenda del riequilibrio finanziario aveva spiegato Meneghetti non consente spese correnti». «Vogliamo bene al nostro paese, cerchiamo almeno di sistemare le buche pericolose sulle strade» si sono detti alcuni cittadini: hanno deciso di dare concretamente una mano e anche il sindaco si è unito all'iniziativa.

I RISCHI
Le buche stradali rappresentano il dissesto più frequente e preoccupante, tanto per gli automobilisti quanto per cittadini e gli amministratori: quest'ultimi chiamati a garantire la sicurezza. In Comelico la situazione si ripete ogni primavera, lasciando i segni del prolungato uso del sale da disgelo invernale, delle piogge e del passaggio reiterato dei mezzi, spesso pesanti. Quasi sempre si tratta di buche importanti ma superficiali e comunque tali da essere pericolose e che richiedono un tempestivo intervento per evitare danni peggiori. Recentemente, con le costanti piogge, le buche si sono trasformate in ampie pozzanghere, costringendo gli automobilisti a difficoltose gimcane, talvolta non sufficienti ad evitare che l'acqua finisca sui pedoni in transito sui marciapiedi.

LA CRISI
La situazione economica del Comune di Santo Stefano non consente di intervenire come si vorrebbe. La Corte dei conti del Veneto ha approvato definitivamente il piano pluriennale di riequilibrio finanziario del Comune di Santo Stefano, per far fronte al "buco" di oltre due milioni di euro, che vincola l'azione amministrativa fino al 2041, tra ferrei paletti, e non consente spese, tanto che, per verificare il rispetto delle misure programmate e le tappe del rientro dal disavanzo, Palazzo Alfarè è oggetto di costanti monitoraggi semestrali da parte della Corte dei conti. A pesare è la vicenda dell'incasso dell'Ici per circa 540mila euro, interessi, spese processuali e rivalutazioni compresi, risalenti a una vicenda che ha visto, tra il 2003 e il 2005, entrare nelle casse municipali di piazza Roma soldi in realtà di competenza di San Vito di Cadore e versati dai cittadini per l'allora imposta comunale sugli immobili (Ici). E poi ci sono altre voci che, arrivate tra capo e collo, hanno fatto lievitare il debito. Per esempio: il disavanzo al 2021 (285 mila euro); il contenzioso legale con un cittadino ospite di una struttura socioassistenziale e privo di mezzi economici (410mila stimati); i crediti di dubbia esigibilità, risalenti ancora al 1968, come nel caso del consorzio scolastico per le professionali (185mila euro); i fondi vincolati, usati per pagare altri capitoli, che ora vengono inseriti nelle spese ben precise, sorte toccata ai contributi inerenti al covid (260mila); altri investimenti ed altri accantonamenti (150mila). Di alcune di queste voci non si sapeva nemmeno l'esistenza e così, probabilmente, sarebbe rimasto se non ci fosse stata la vicenda dell'Ici. E questo genera un blocco di tutte le spese extra e per il personale, poiché la percentuale di risparmio annuo richiesta è elevatissima.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci