Sciopero della fame a scuola: «Cibo cattivo e anche scarso»

Domenica 22 Dicembre 2019 di Giovanni Santin
Sciopero della fame alle medie Gonzaga di Longarone
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Dopo aver tentato altre strade, venerdì i ragazzi del tempo prolungato della scuola media Gonzaga di Longarone, hanno deciso di far sentire la loro voce in modo diverso ed hanno indetto uno sciopero. 
Sciopero della fame per «protestare contro la quantità e la qualità del cibo garantita dal servizio mensa» dice uno dei rappresentanti dei genitori divulgando la notizia. 
«Mi permetto di riferire un problema che la scuola di mio figlio ha dall’inizio dell’anno e che sembra non avere soluzione - esordisce il genitore che condivide la battaglia dei ragazzi e la loro protesta -. Anche perché sono state tentate altre strade. Finora inutilmente». 
Il problema nasce all’inizio dell’anno, a gennaio, dopo che, terminato il contratto con il fornitore precedente, la longaronese La Vela, il servizio mensa è stato affidato ad un’altra ditta, non bellunese.
SCARSA QUALITÀ
«Purtroppo il servizio, sia per qualità sia per quantità, è scadente – riferisce il genitore -. Cosa succede? Per esempio la pasta è cruda, la carne viene fornita solo due volte la settimana, la qualità del cibo è discutibile, non c’è attenzione per i molto ragazzi di origine straniera e per le loro tradizioni alimentari». 
PIÙ RICHIAMI AL COMUNE
Un problema che è stato evidente da subito e che coinvolge le tre classi ( 1^, 2^ e 3^) del corso B che fanno l’orario del tempo prolungato, cioè si fermano a scuola anche nel pomeriggio e quindi usufruiscono del servizio mensa: circa 60 ragazzi e ragazze. «Sono stati fatti innumerevoli tentativi da parte sia degli insegnanti, sia dei genitori per comunicare al nostro Comune qual è il problema; purtroppo senza alcuna risposta! Lo stesso Comune, qualche settimana fa, ha fatto un questionario che è stato riportato agli Uffici senza però che vi stato alcun riscontro. Alcuni genitori sono anche andati in Comune. E lo stesso hanno fatto anche alcuni insegnanti. Ma non è successo niente». 
PROBLEMA GRAVE
A questo punto i ragazzi si sono organizzati a modo loro. Ed hanno deciso di non prenotare il pasto: sciopero della fame e pomeriggio da digiuni. Solo qualcuno di prima, forse per paura, all’ultimo momento non ha aderito. La protesta è andata in scena due giorni fa, venerdì 20 dicembre: «Si sono rifiutati di mangiare. E con loro anche alcuni insegnanti. Penso che questo sia un comportamento da elogiare e da sostenere perché si tratta di un tentativo per affrontare e risolvere un problema che finora non ha avuto soluzione. Però a mio avviso non avrà nessun esito» conclude sconsolato il genitore. 
LA PRELICA DEL COMUNE
Manola Sacchet, assessore all’Istruzione del Comune di Longarone, spiega di non essere stata informata dello sciopero. «I questionari delle scuole medie ci sono stati portati in Comune la settimana scorsa - spiega -, quelli della scuola Primaria giovedì scorso e non li abbiamo ancora rielaborati, lo faremo durante le vacanze di Natale. Quando avremo i dati interverremo, se sarà necessario, con la ditta che avevamo già incontrato, e chiederemo spiegazioni. Proteste e segnalazioni nel passato? È vero, ma i pareri erano discorsi e c’era anche chi era soddisfatto. Per questo abbiamo voluto fare un questionario».


 
Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 12:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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