Martina, carabiniera eroina di San Vito, presenta il festival e corregge Amadeus

Sabato 5 Febbraio 2022 di Daniela De Donà
La carabiniera Martina sul Palco di Sanremo

BELLUNO -  Festival di Sanremo oltre le canzoni. Non ci sono stati solo Falcone e Borsellino, ricordati da Saviano nel ventesimo anniversario della strage di Capaci. A salire sul palco del Teatro Ariston anche un piccola storia ambientata in Cadore.

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Manca una manciata di minuti all’una. Martina Pigliapoco scende le scale, è perfetta nella sua uniforme: camicia bianca, cravatta nera, berretto rigido con il fregio dell’arma. Con disinvoltura sta al gioco della valletta chiamata ad introdurre la prossima cantante in gara. A presentare Emma, con Francesca Michielin a dirigere l’orchestra, è lei, la carabiniera “cadorina” la cui storia Amadeus mette a simbolo di solidarietà: «Grazie per il suo gesto di coraggio e umanità», è il saluto del conduttore del Festival. Parte l’applauso. Pigliapoco risponde: «Grazie, grazie mille, strano essere su questo palco». E risponde alle domande che la portano a ripercorrere una vicenda che – come affermato da Amadeus - «ci ha commossi, quella di due donne, Martina e una madre di tre figli, che si sono incontrate su un ponte alto 80 metri. Tutto finito bene, con un abbraccio».

LA STORIA

Metti insieme, in una mattina d’autunno, l’angoscia profondissima di una mamma di mezza età, una passerella sospesa nel vuoto, una carabiniera tosta che sta là, ferma per ore. Sfidando il dolore di una donna che ha scavalcato, pronta a farla finita, a mollare il cavo di quel ponte tibetano che collega le due sponde del torrente Valmontina, a Perarolo di Cadore, in una zona selvaggia delle Dolomiti bellunesi. Martina Pigliapoco, ventiseienne carabiniera dela Compagnia di Cortina, di stanza a San Vito di Cadore, riuscì, seduta a distanza, a convincere la donna a rinunciare a gettarsi nel vuoto. Facendo, infine, breccia nel dolore della signora. «Ci sentiamo ancora, lei oramai fa parte della mia vita. E ne sono felicissima».

IL RACCONTO

Quindi l’amarcord, su richiesta di Amadeus: «Dovevo rassicurarla e mi sono seduta per cercare un rapporto conviviale, poi ho scovato l’argomento cardine per entrare nell’intimo del problema, cioè l’importanza di una mamma per i figli – sono le parole davanti alla telecamera - le dissi che io avrei preferito avere una mamma con dei problemi piuttosto che essere senza la mamma». Amadeus, ricordando che Martina è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica italiana «per il coraggio e la sensibilità dimostrata nell’esercizio delle sue funzioni», butta là una data imprecisa. Non febbraio, ma a novembre 2021 la cerimonia. La carabiniera Pigliapoco, peraltro, non fa una piega. Comunque bravo Amadeus per l’invito, anche se è stato un peccato l’uscita sul palco così tardi, quasi a sipario tirato. Peccato, pure, per un mancato cenno al Cadore.

L’IMPREVISTO

Ma anche Amadeus può sbagliare. Magari confondendo i cartoncini: è il bello della diretta. Così è stato con Martina. Posizionata sulla “stellina”, ben direzionata verso la telecamera, sa che deve presentare un’artista ben nota, Emma Marrone. Nel cartoncino che Amadeus le consegna c’è la sintesi del brano che viene cantato. Ma qualcosa non torna. Un attimo di dubbio per carabiniera. Che, con discrezione, dice «No». Amadeus si stupisce, ma Pigliapoco ha ragione. Cambio del cartellino. E le scuse: «Che figura! Sarà l’emozione – le parole di Amadeus che, poi, si inchina allo stile della carabiniera – questa è la cortesia».

Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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