"Criminale" ricercato a livello europeo: aveva preso 519 sacchi di pellet, finirà in carcere

Domenica 20 Dicembre 2020
Romeno ricercato con maandato europeo si nascondeva a Belluno
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L’OPERAZIONE
BELLUNO Se fosse accaduto in Italia non si sarebbe fatto nemmeno un giorno di galera per un’appropriazione indebita. In fondo si era preso solo 519 sacchetti di pellet per il riscaldamento domestico, per un valore di 3mila euro, che magari gli servivano a casa. Invece non solo Florin Cristea, 44enne romeno, residente a Belluno, dovrà scontare un anno e mezzo di carcere. Ma a suo carico, per l’appropriazione indebita, era stato emesso addirittura un mandato di arresto europeo dalla Romania che non perdona. L’uomo è stato scoperto ed arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Belluno: ora sarà trasferito dalla cella di Baldenich a un carcere in patria, dove sconterà la sua pena di 18 mesi totali.
LA SCOPERTA
Tutto è nato quando Europol, che è l’organo di collegamento tra l’Ufficio europeo di polizia e le altre agenzie nazionali, ha comunicato al Comando provinciale dell’Arma i sospetti che il ricercato romeno abitasse a Belluno. Si sono attivati subito i militari del Nucleo Investigativo, comandanti dal colonnello Marco Stabile. «Era colpito da un mandato d’arresto europeo e poteva trovarsi in Belluno - spiegano dall’Arma provinciale -. Gli accertamenti consentivano di verificare che l’uomo risiedeva effettivamente in città». I militari si sono presentati alla porta del romeno, di professione autotrasportatore, che qui si era rifatto una vita. Florin Cristea era sorpreso alla vista dei carabinieri: forse non pensava che la giustizia romena lo cercasse persino tra le Dolomiti. I militari gli hanno stretto le manette ai polsi e lo hanno portato in cella a Baldenich dove attende di essere riportato in Romania.
LA PENA
«Dovrà scontare in carcere in Romania - spiegano dall’Arma provinciale - la pena di un anno e 6 mesi di reclusione per il reato appropriazione indebita (codice penale rumeno)». Un reato per il quale qui, anche se il nostro codice penale prevede la pena da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni, difficilmente si finisce in carcere. E addirittura, spesso, i processi finiscono prima ancora di cominciare per il ritiro della querela da parte della persona offesa, anche nei casi con aggravante. Non è la prima volta che un ricercato romeno si rifugia tra le Dolomiti. Avvenne negli anni scorsi quando la badante romena Liliana Victoria Sandu, che deve scontare 7 anni di reclusione in Romania venne trovata in Cadore. Ma in quel caso, grazie a un escamotage, la donna riuscì a fuggire e si è volatilizzata.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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