Allarme sci da fondo a Cortina: le piste non sono omologate e torneranno praticabili fra una stagione

Martedì 7 Novembre 2023 di Marco Dibona
La pista di fondo di Fiames di Cortina

CORTINA D’AMPEZZO - Il prossimo inverno le piste di Fiames, al Nordic center dello sci di fondo di Cortina, non saranno praticabili per gli sportivi e per i turisti.

L’allarme viene da Sergio Maioni, storico maestro di sci e operatore turistico, che avviò questa attività in Ampezzo nei primi anni Settanta. In una sua lettera aperta riprende i timori che circolano in paese; sollecita quindi risposte concrete da parte del Comune di Cortina d’Ampezzo e dalle altre amministrazioni coinvolte nella trafila tecnica e burocratica, che dovrà consentire l’utilizzo di questa componente essenziale dell’offerta turistica ampezzana.

LA SITUAZIONE

Alle preoccupazioni di Maioni risponde Giorgio Da Rin, assessore comunale allo sport, che rassicura tutti gli operatori del settore: «È vero che questo inverno non saranno utilizzabili tutti i tracciati per lo sci nordico nella zona di Fiames. La nostra amministrazione sta lavorando perché lo siano, al 100 per cento, nel successivo inverno 2024/2025. È altrettanto certo che alcune piste saranno a disposizione degli appassionati, sportivi e turisti». Le difficoltà di allestire e aprire le piste per lo sci di fondo, nell’area di Fiames, si sono manifestate già lo scorso inverno.

L’INGHIPPO

Nei giorni precedenti il Natale fu chiaro che non sarebbe stato battuto il percorso ricavato sul sedime della vecchia Ferrovia delle Dolomiti, impareggiabile pista fra Cortina e Dobbiaco, dalla conca d’Ampezzo alla Val Pusteria, tanto apprezzata dai fondisti l’inverno, quanto dai ciclisti d’estate. L’inghippo era burocratico, amministrativo: non era una carenza di neve, ma mancavano le autorizzazioni per far passare i mezzi battipista e consentire il transito dei fondisti. Dal Comune di Cortina e dalla società partecipata Servizi Ampezzo si aspettavano le decisioni della Provincia di Belluno, che non arrivavano. Il tratto a rischio è quello della galleria di Pezovico, a sud e a nord del tunnel, scavato nella roccia un secolo fa, per far transitare il trenino azzurro. Dai ripidi pendii sovrastanti scendono periodicamente materiali: frane di sassi e ghiaia d’estate, valanghe d’inverno. Una colata consistente aveva raggiunto e superato la pista ciclabile nell’agosto 2022, tanto da determinarne la chiusura per alcuni giorni.

GRANFONDO DEVIATA

Il 4 febbraio di quest’anno la granfondo Dobbiaco Cortina, giunta all’edizione numero 46, quindi con una consolidata tradizione di transito, fu deviata verso la cantoniera di Castel, il sottopasso alla statale 51 di Alemagna, il piazzale di Sant’Uberto, Pian de Loa e Fiames. «Sulla vicenda delle piste da fondo c’è una conferenza di servizi ancora aperta – precisa l’assessore Da Rin – e stiamo aspettando che la parte tecnica si esprima. In questo ultimo anno il lavoro della nostra amministrazione è stato pesantissimo. Abbiamo incaricato alcuni professionisti del territorio, che quindi conoscono bene la situazione e hanno una particolare sensibilità per questo tema. Stiamo dialogando con la Provincia, che si è resa disponibile. Mi sono recato in Regione, anche di recente, per le piste da fondo. Nel consiglio comunale di un mese fa abbiamo impegnato 500 mila euro per questo, per opere che mettano in sicurezza i tratti più sensibili». Sulla natura delle difficoltà, l’assessore Da Rin aggiunge: «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa. Sono state lasciate scadere le omologazioni di alcuni tracciati per lo sci di fondo, senza richiedere le proroghe, per cui ora si rientra in un nuovo quadro normativo, che richiede molti adempimenti in più. I problemi non sono soltanto alle gallerie di Pezovico ma anche in Pian de ra Spines. E’ una questione di sicurezza e prevenzione, anche se non possiamo pensare che in montagna ci sia rischio zero».

LA PROCEDURA

L’assessore spiega quindi la procedura che si sta seguendo: «L’amministrazione ha aperto un tavolo tecnico con il costante impegno per valutare l’avanzamento della situazione. Cerchiamo di sistemare ciò che non è stato fatto per anni. Siamo a ridosso della stagione turistica, per cui cerchiamo di risolvere prima possibile, non appena la conferenza di servizi si esprimerà. Contiamo di garantire almeno una parte dei tracciati, per questo inverno - conclude Da Rin -, mentre confidiamo di riuscire a riattivarli tutti per l’inverno venturo, fra un anno». 

Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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