A Belluno code fuori dai negozi del centro, ma mercati ancora semideserti

Domenica 29 Novembre 2020 di Davide Piol
La fila davanti a Tezenis, in piazza dei Martiri a Belluno
1

BELLUNO Bancarelle semi-deserte ma code fuori dai negozi per acquistare pigiami e tute. È la fotografia scattata ieri mattina nel capoluogo. Un giornata particolare segnata dalla riapertura delle medie e grandi strutture a seguito della nuova ordinanza regionale. Oltre che dalla ripartenza del mercato del centro storico di Belluno. Con Natale alle porte è scoppiata anche la frenesia per i regali da posizionare sotto l’albero, incentivata dalla settimana del “Black Friday”.

La differenza, rispetto agli anni passati, sta nella determinazione del cliente medio nello scegliere il prodotto.

I PIGIAMI «Ormai – citando la responsabile di un negozio del centro – invece di bersi un aperitivo con il vestito nuovo, le persone scelgono i pigiami per stare in casa». È uno degli effetti collaterali del coronavirus. Che non solo ha costretto i cittadini, tramite i decreti governativi anti-contagio, a rimanere chiusi nelle loro abitazioni. Ma ha anche modificato i loro desideri. Feste annullate, grandi cene rinviate al nuovo anno, discoteche e cinema chiusi. Non è rimasto altro che buttarsi a capofitto sull’abbigliamento da casa: pigiami, tute, ciabatte. Le sfilate si sono spostate dalle piazze ai corridoi di casa. «Sul settore “pigiameria” stiamo facendo ancora meglio dell’anno scorso» raccontano dalla sede Tezenis di piazza dei Martiri. Certo, novembre è il mese del pigiama per antonomasia. C’è la festa di San Nicolò vicina e, appena dopo, c’è Natale. Nonostante questo «stiamo andando davvero forte». Ieri mattina, fuori da Tezenis, c’era la coda. Una settimana fa potevano entrare al massimo 14 persone. Ora 8. Eppure il lavoro continua a gonfie vele. «Non c’è stato nessun calo – confida la responsabile – Lavoriamo bene, come sempre. Come se il covid non esistesse. La gente sta a casa e quindi cerca abbigliamento da casa». Quasi tutti i negozi del centro hanno avuto un buon movimento di persone. «Non possiamo lamentarci – commentano all’Ovs – Non sapevamo se i cittadini avessero recepito la riapertura del sabato perché è arrivata all’ultimo momento, però è andata bene. Un piccolo calo l’abbiamo registrato anche se non è niente di preoccupante».

CAMBIO DI ROTTA Secondo l’ultima ordinanza di Zaia, che rimarrà in vigore fino al 4 dicembre, i negozi non possono superare la capienza di un cliente ogni 20 metri quadrati. All’Ovs, dove ne possono entrare 50, sono presenti due addetti alla sicurezza che monitorano gli ingressi. «Finora non abbiamo avuto problemi – spiega uno di loro – Abbiamo raggiunto il limite poche volte ma le persone si comportano bene. Alcune, addirittura, si fermano davanti alla porta e mi chiedono se possono entrare».

GLI AMBULANTI Se i negozi e i bar hanno avuto una risposta soddisfacente da parte della cittadinanza, lo stesso non può esser detto per il mercato. «Noi abbiamo perso il 70% degli incassi – racconta una coppia da Sospirolo che ha una bancarella di vestiti in piazza dei Martiri – Se la gente gira, compra. Se invece sta chiusa in casa, noi rimaniamo con le mani in mano. Ora si predilige l’acquisto online. Ma c’è terrorismo nell’aria: le persone sono spaventate e il calo è stato drastico. Inoltre, grazie al sindaco, abbiamo saltato due sabati di fila perdendo così due splendide giornate». Rabbia condivisa anche da Angelo Graziottin che vende scarpe lì vicino. «Perché questo sabato sì e l’altro no? Cos’è cambiato? – chiede in modo retorico – Abbiamo il gel e le mascherine. Mi parlano di assembramenti. Ma dove sono? Se si contagiano all’aperto, figuriamoci quando sono tutti appiccicati nei bar». Poi attacca il sindaco Massaro: «C’è raziocinio nelle scelte di questa amministrazione oppure fanno esperimenti sulla pelle delle persone? Il mercato porta vita. Così, invece, sta morendo tutto. Io ho dato indietro la concessione per il posto. Come me, molti altri. Alcuni non vengono più. Se continuiamo così la piazza rimarrà vuota». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci