Belluno. Molestatore della piazza: i baristi chiedono aiuto

Lunedì 12 Agosto 2019 di Alessia Trentin
Belluno. Molestatore della piazza: i baristi chiedono aiuto
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BELLUNO - Centro storico sotto scacco. Ruba brioches, latte e pane e insulta i miei clienti, dopo l'ennesimo intervento delle forze dell'ordine sabato pomeriggio in piazza Santo Stefano, i baristi del centro escono allo scoperto. Chiedono a gran voce l'intervento del sindaco Jacopo Massaro, perchè la convivenza con il sessantenne veneziano diventa di giorno in giorno sempre più difficile. «Non è un caso semplice dichiara in tutta risposta il primo cittadino -, coinvolgerò questore e psichiatria». Insomma, attorno all'uomo terrore di chi frequenta il centro, di negozianti, camerieri e baristi, si sta creando un vero dibattito. 
 
L'ESERCENTENon si limita a passeggiare sul liston, ballare e insultare di tanto in tanto i passanti, l'uomo entra nei locali e prende a male parole i clienti creando situazioni di disagio e mettendo in difficoltà gli esercenti che non sanno come comportarsi. È stato anche colto nell'atto di rubare. A dichiararlo è Massimo Barel, titolare dei bar La Miniera di piazza Santo Stefano e Goppion di piazza dei Martiri. Di esperienze pessime con l'individuo, negli ultimi mesi, ne ha collezionate parecchie. «L'ho beccato con le telecamere a rubare pane, latte e brioches. I filmati sono stati richiesti dalle forze dell'ordine e la denuncia è partita dal fornitore perchè riscontrava questo problema in molti altri locali della città dichiara Barel -. Mi mette continuamente alla prova, non so mai come comportarmi nè la reazione che potrebbe avere con i clienti». Il commerciante, esasperato, è arrivato in più occasioni a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. «Ho dovuto richiedere l'intervento perchè insultava gravemente me e i miei clienti racconta -, non posso permettermi di avere nel locale avventori che disturbano il clima sereno e familiare. La legge non mi permetteva di cacciarlo nemmeno quando combina disastri, così un giorno durante la visione di una partita di calcio ho dovuto chiudere le porte dell'esercizio per non farlo entrare». 
IL SINDACOLa testimonianza di Barel, affidata come sfogo anche al popolo di Facebook, ha subito sollevato un nugolo di commenti di solidarietà e di richiesta di una soluzione al sindaco Massaro. «Queste situazioni non sono affatto semplici spiega l'inquilino di Palazzo Rosso -. Le forze dell'ordine possono intervenire quando ci sono situazioni di ordine pubblico, ma il tutto molto spesso si risolve in reati che non prevedono l'arresto. Ne consegue che la persona rimane con denuncia a suo carico, ma a piede libero. Sotto il profilo psichiatrico, invece, la situazione è comunque difficile perché il tso, cioè il ricovero coattivo di una persona che può arrecare grave danno a se stesso o agli altri, deve essere disposto da due diversi medici che concordino sulla diagnosi e sulla assoluta necessità del ricovero coattivo. Ad ogni modo cercheremo di capire di chi si tratti e verificherò quantomeno se è possibile un intervento delle assistenti sociali. Sentirò anche il questore e la psichiatria».
Alessia Trentin
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