Tambre. Addio Bortoluzzi, il sindaco panettiere. «Marco è stato un grande amministratore, i valori della libertà erano il suo vero credo»

Mercoledì 8 Novembre 2023 di Giovanni Santin
Tambre. Addio Bortoluzzi, il sindaco panettiere

TAMBRE (BELLUNO) - Sulla sua epigrafe ha fatto scrivere «Sono figlio della libertà. Ad essa devo tutto quello che sono». Marco Bortoluzzi, scomparso improvvisamente ad 88 anni lunedì 6 novembre, è stato l'unico sindaco bellunese di Rifondazione Comunista.

Ed anche oggi che non c'è più, si merita un riconoscimento né scontato né banale. È sempre stata una persona corretta e disponibile verso tutti, al di là delle rispettive idee politiche. Bortoluzzi era panettiere e dal 1960 al 2007 la fama del suo pane che usciva dai forni di Valdenogher arrivava ben oltre i confini dell'Alpago.


IL VICESINDACO
«Di giorno lavorava come sindaco, di notte come panettiere» sintetizza Ueli Costa, attuale vicesindaco. Oltre alla moglie Nadia, Marco lascia anche la figlia Moira, insegnante, e il figlio Yuri, consigliere comunale e allenatore dell'Asd Calcio Alpago».


CHI ERA
Marco Bortoluzzi "Ceccon" è stato sindaco una prima volta dal 1980-85; riletto, fu primo cittadino per tre anni, fino al 1988; dal 1989 al 1994 sedette fra i banchi della minoranza come consigliere quando sindaco era Eugenio De Demo; seguirono altri due mandati come primo cittadino, dal 1994 al 2002; complessivamente ha guidato il Comune di Tambre per sedici anni, cinque quelli trascorsi in minoranza. Anni di opere pubbliche: illuminazioni delle strade, asfaltature, rete fognaria, acquedotti, la strada che sale verso la frazione di Sant'Anna; realizzò il teatro davanti alla Casa dell'Alchimista a Valdenogher, era sindaco con la grande frana di Borsoi.


LA SINDACA
«Fu lui, nel suo secondo mandato, a voler costruire fra l'altro il centro sociale tuttora funzionante gli dà onore l'attuale sindaca Sara Bona un edificio che oltre alla sala convegni apprezzata da tutti e riconosciuta come una delle più belle della provincia, accoglie anche le sedi di diverse associazioni e studi medici. Fu questa una delle sue felici intuizioni di cui ancor oggi noi possiamo usufruire».


IDEE DI LIBERTA'
Il sindaco-panettiere ha legato il suo nome al forte impegno per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione. Ogni anno, coinvolgendo anche le scuole del territorio, volle ricordare il rastrellamento nazi-fascista che interessò Tambre l'11 gennaio del 1945; ad esso dedicò anche una lapide presente nel portico del centro sociale. Allo stesso modo l'ex sindaco fu sempre presente alla manifestazione in Cansiglio per la Brigata Nannetti.


LA LETTERA
Ed un mese fa scrisse una lettera all'attuale prima cittadina: «Era il suo modo per ringraziarmi della mia presenza alla giornata in Cansiglio. Una lettera bellissima, d'altri tempi, scritta a mano. In essa - spiega Bona - ricordava che dalla resistenza è nata la Repubblica che ha prodotto la Costituzione non ancora del tutto realizzata». Un rapporto non episodico quello con l'attuale sindaca: «Sostenne la mia candidatura, anche se io avevo assunto una posizione civica; apprezzava il mio impegno». In uno degli appuntamenti in Cansiglio, nei pressi del monumento realizzato da Augusto Murer e voluto proprio dal sindaco scomparso, mentre dal palco parlava l'ex staffetta partigiana Tina Anselmi, al suo fianco c'era il sindaco Bortoluzzi.


IL FUNERALE
Il funerale con rito civile verrà officiato domani alle 11, all'esterno del municipio; i discorsi ufficiali saranno tenuti dal nipote Ludovico De March, dal sindaco Bona, e da Gino Sperandio.

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