Pieve di Cadore. Anna Da Vià morta a 33 anni. Non si sente bene e va al Pronto soccorso: le dimissioni, il malore, la corsa per salvarla e la fine

Mercoledì 11 Ottobre 2023
Si sente male, va in Pronto Soccorso ma il quadro clinico peggiora all'improvviso: muore a 33 anni

PIEVE DI CADORE (BELLUNO) - Una morte improvvisa ha scosso la comunità di Pieve di Cadore, anche per le circostanze nelle quali si è verificata: vittima una giovane donna di 33 anni, Anna Da Vià, molto conosciuta in paese. La donna non si sentiva bene e ha deciso di presentarsi in Pronto Soccorso dell'ospedale domenica 8 ottobre, dimessa il giorno dopo, nel tardo pomeriggio ha accusato un malore, è stata soccorsa ma il suo quadro clinico è precipitato rapidamente: la donna è morta poco dopo l'arrivo in elicottero in ospedale a Belluno.

L’Ulss Dolomiti ha incaricato la direzione sanitaria di approfondire il caso e porge le condoglianze alla famiglia.

La ricostruzione dei fatti

In Pronto Soccorso a Pieve domenica 8 ottobre e le dimissioni


Secondo la nota inoltrata dall'Ulss per ricostruire quanto accaduto, la donna si è presentata in Pronto Soccorso a Pieve il giorno 8 ottobre, per una sintomatologia relativa alle sue problematiche di salute, per le quali era in cura. È stata trattenuta in osservazione breve intensiva fino alla mattina del giorno 9 ottobre, quando è stata dimessa, una volta risolta la sintomatologia che l’aveva portata in ospedale.

Il malore lunedì 9 ottobre e la decisione del medico: in volo a Belluno


Ma sempre il 9 ottobre, la Centrale SUEM ha ricevuto una richiesta di soccorso alle 18.14: la donna aveva accusato un malore, presentava difficoltà respiratorie e vomito. E' stata giudicata come "codice giallo". Per soccorrerla, alle 18.20, viene inviata un'ambulanza con infermiere che arriva sul posto alle 18.24. L’infermiere, dopo attenta valutazione del quadro clinico, chiede l’intervento dell’automedica che giunge con il medico a bordo alle 18.44. La paziente viene stabilizzata sul posto con buona ripresa dei parametri vitali, e successivamente, si decide comunque di elitrasportarla direttamente al Pronto Soccorso di Belluno (senza transito per il Pronto Soccorso di Pieve).

La situazione precipita: la rianimazione cardiopolmonare in volo


Per tutto il volo i parametri vitali rilevati risultano nella norma. Ma poi qualcosa è successo: la signora è andata in arresto cardiaco un minuto prima dell’atterraggio. La rianimazione cardiopolmonare è iniziata in elicottero ed è proseguita nel Pronto Soccorso di Belluno. Sono momenti concitati, ma  Anna Da Vià alla fine non ce la fa, ai medici non resta altro da fare se non condatarne il decesso, spiega il direttore del SUEM Giulio Trillò.

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 17:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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