Malumori in casa Lega, lunga scia di espulsioni: «O sei allineato o sei fuori»

Giovedì 10 Giugno 2021 di Federica Fant
malumori in casa Lega a Belluno

BELLUNO - Il tesseramento 2021 della Lega Salvini Premier è iniziato, ma parecchi iscritti alla Lega Nord pare non rinnoveranno la tessera. Ne è un esempio la sezione di Ponte nelle Alpi, attualmente guidata dal bellunese Paolo Luciani, che ha mancato per poche preferenze l'ingresso nell'emiciclo di Palazzo Rosso. La notizia di un avvicendamento all'interno del gruppo comunale delle Lega è arrivata da Annalisa Dal Mas, militante dal 2010 del Carroccio, alla quale però è stata negata l'anzianità nel movimento durante il passaggio di nome da Lega Nord a Lega Salvini Premier.

Ora la consigliera, che ha accettato la surroga in consiglio comunale, prenderà il posto di Luciano Da Pian (dimessosi per motivi lavorativi), ma probabilmente non siederà sugli scranni della Lega.

LA FUGA
Un malumore, quello all'interno del gruppo comunale, che ha mietuto già tre dimissioni: prima di Da Pian (che era perfino il capogruppo) è toccato a Maria Filippin (per motivi estranei al partito) e ad Andrea Stella, il quale a domanda risponde: «Il fatto è che o sei allineato ai vertici del partito o diventa impossibile la permanenza nella Lega. La dialettica del movimento originario, quello della Lega Nord, era una dialettica che partiva dalla base. Oggi non ci sono vie di entrata o di uscita». La passione di Stella per la politica è consolidata, basta sentirlo parlare. La sua prima tessera la fece con Fronte della gioventù nel 1993, entrò alla Lega quando questa ancora confluiva con il Popolo delle Libertà, poiché «vedevo nella Lega l'unica forza di destra rimasta». Nel panorama politico Andrea Stella vanta 13 anni di adesione al movimento fondato da Umberto Bossi, è stato vice segretario provinciale della Lega Nord nell'era Tosi (con Leonardo Colle), lo scorso ottobre Stella si è iscritto a Fratelli d'Italia, per il quale è consigliere comunale a Palazzo Rosso e vice presidente Terza commissione.

I MALUMORI
Oltre ai consiglieri, si diceva, il malumore interessa anche altri leghisti di vecchia data. Qualcuno parlava della situazione analoga anche del consigliere delegato di Palazzo Piloni, Massimo Bortoluzzi, ma le sue parole smentiscono le voci: «Ho sempre lavorato per il territorio, a favore delle comunità locali e nell'interesse del Bellunese. L'ho fatto e continuo a farlo all'interno di un partito con forti radici territoriali. Non è vero che non mi hanno rinnovato la tessera. Quanto alla vicenda di Belluno, ho visto l'impegno di Annalisa Dal Mas in campagna elettorale, un impegno teso a raggiungere risultati importanti per il partito. Di quello che è successo dopo non sono a conoscenza». Dal canto suo il commissario provinciale della Lega Salvini Premier non parla di mancanze di tesseramenti, ma del fatto che, con cambio del nome del partito, ci sono regole nuove da seguire. Nel caso specifico della surroga di Annalisa Dal Mas, Gidoni ha fatto capire che la sua militanza di lungo corso non era stata riconosciuta nel nuovo partito «a causa di alcuni post ritenuti non consoni, ma se volesse inscriversi partendo da zero lo può benissimo fare».

L'ERRORE
Per la questione legata allo sbaglio delle preferenze, sarà Paolo Luciani a doversene interessare: le dimissioni di Da Pian, infatti, miravano ad introdurre a Palazzo Rosso il giovane spigliato iscritto della Lega. L'errore è nato dai dati pubblicati sul sito della Prefettura, che però non rivestono carattere di ufficialità come specificato in calce. Davano la Dal Mas, per preferenze, ben dietro Luciani e addirittura anche dietro Renzo De Biasi. In realtà i dati ufficiali sono quelli dell'ufficio circoscrizionale presso il Tribunale, in possesso del Comune.
Infine il commissario Franco Gidoni spiega la situazione createsi a Ponte nelle Alpi: «Attualmente la sezione di Ponte è accorpata a quella di Belluno, ma quando si ricostituirà un nucleo minimo potrà riprendere il suo corso scorporandosi».
 

Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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