Altro incendio nel bosco fra Longarone e Zoldo, c'è l'ombra del dolo: chiusa la strada

Mercoledì 23 Marzo 2022
Nuovo incendio dopo pochi giorni dalle ultime fiamme vicino alla strada 251: c'è l'ombra del dolo

LONGARONE/VAL DI ZOLDO - Nuovo violento incendio boschivo ieri sera - 22 marzo - nella zona tra Igne e Soffranco, in comune di Longarone, a pochi metri dalla strada regionale 251 e da una abitazione, che era a rischio evacuazione. È lo stesso posto dove si erano scatenate le fiamme qualche giorno fa: un rogo fotocopia sullo stesso terreno, in una giornata senza vento, che diventa un vero e proprio giallo. I sindaci di Longarone e Val di Zoldo sono convinti: «C’è l’ombra del dolo: non è una coincidenza». 

STRADA CHIUSA
E Camillo De Pellegrin, ormai alle prese con continuo balletto di chiusure della 251, con la sua valle spesso isolata, amaramente annunciava: «La 251 sarà chiusa al traffico veicolare nel tratto interessato fino a ripristino delle condizioni di sicurezza. Il transito delle corriere di domani mattina è quindi sospeso. L’incendio è di dimensioni vaste, al momento non si conoscono le tempistiche di riapertura della strada». Insomma una nuova giornata di passione non solo per gli zoldani, ma anche agordini da tutta la Val Fiorentina. Il rogo era esteso oltre 10mila metri quadrati, e non sarà facile riportare subito la zona a condizioni di sicurezza. «Sul posto - come spiegava ieri sera l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin - i volontari della Protezione Civile antincendio boschivo di Longarone e i vigili del fuoco coordinati dal direttore delle operazioni di spegnimento della Regione Veneto».

L’ALLARME
Mancavano pochi minuti alle 21 quando il sindaco Camillo De Pellegrin ha condiviso il video dell’inferno che si era scatenato a bordo strada, ripreso da lui stesso. È stato tra i primi a intervenire, con i vigili del fuoco volontari di Longarone e Zoldo e quelli permanenti di Belluno. «Mi ha chiamato un amico - spiega - dicendomi “guarda che qui è ripartito l’incendio”: mi trovavo a Longarone e dopo 4 minuti ero sul posto». Le fiamme divampavano con violenza i pompieri parlavano di un’area interessata di 40-50 metri per 200: circa 10mila metri quadrati, come l’altra volta. «Il fronte è molto esteso - descriveva così la situazione dal luogo dell’incendio De Pellegrin - Il fuoco è molto alto e ha preso boscaglia, alberi e sta bruciando da matti. A poche centinaia di metri c’è una casa: ritengo che verrà evacuata e presumo che a breve verrà chiusa la strada perché le fiamme sono a 30 metri. La situazione è molto seria».

L’OMBRA DEL DOLO
«Il caso mi fa pensare quasi certamente al dolo - proseguiva preoccupato il sindaco di Val di Zoldo -: non è possibile, c’è qualcosa che non torna.

Non c’è vento non c’è aria ma il fronte è molto esteso». D’accordo il sindaco di Longarone Roberto Padrin: «Non mi pare una coincidenza che si verifichi un rogo a pochi metri dal luogo dell’incendio di mercoledì scorso. Bisognerà approfondire la cosa». Ma bisogna prima fermare le fiamme: una versa sfida ieri per i soccorritori. Hanno lavorato a lungo fino a notte fonda.

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci