Scatta l'allerta incendi. I vigili del fuoco: «Attenti ai piromani»

Martedì 22 Marzo 2022 di Maria Elena Pattaro
L'incendio di sabato notte al Parco del Sile

Allerta incendi nei boschi della Marca: dopo i due divampati nel week end nel Gran Bosco dei Fontanassi alle sorgenti del Sile e sul Monte Grappa, i vigili del fuoco mettono in guardia: «La prolungata siccità unita al vento di questi giorni creano la tempesta perfetta per far galoppare gli incendi». Della situazione potrebbero approfittare piromani e malintenzionati. Ma anche un innesco accidentale come un mozzicone gettato a terra o le faville di un barbecue rischiano di scatenare l’inferno. L’attenzione è massima, quindi e ai cittadini si chiede di segnalare qualsiasi pennacchio di fumo o movimento sospetto nelle zone boschive.


LE INDAGINI
Intanto proseguono le indagini per scoprire le cause del rogo scoppiato a Vedelago, nel parco del Siel.

Finora non sono state trovate tracce di innesco: cosa che farebbe propendere quindi per l’origine accidentale, magari per colpa di un mozzicone di sigaretta gettato a terra e per un fuoco di sterpaglie acceso da un contadino e le cui faville sono poi atterrate lì. La pista dell’autocombustione invece continua a non convincere la sindaca di Vedelago Cristina Andretta. Ma è ancora presto per escludere del tutto l’ipotesi del dolo. Saranno ulteriori accertamenti da parte dei vigili del fuoco a fare chiarezza. L’area andata a fuoco si estende su circa 7mila metri quadri anche se una stima più precisa della zona interessata e dei danni verrà fatta nei prossimi giorni, anche attraverso i droni della Forestale di Maserada. «Vicino alla zona del rogo passa un itinerario ciclistico e pedonale che di giorno è molto frequentato da chi ama la natura e l’attività fisica all’aria aperta - spiega la sindaca -. Ma a quell’ora è difficile che qualcuno fosse lì a passeggiare. E’ un’area raggiungibile sono a piedi o in bicicletta in cui eventuali malintenzionati potrebbero agire senza essere visti. In ogni caso attendiamo i verbali dei pompieri prima di tratte conclusioni». A dare l’allarme, sabato notte è stato Riccardo Mason, che abita a Casacorba. Verso l’1.20 di ritorno da una festa si è accorto delle fiamme alte come grattacieli e della colonna di fumo. Soltanto l’intervento tempestivo dei pompieri ha scongiurato il disastro: la Grande Quercia, l’albero secolare simbolo del parco è stato risparmiato dalle fiamme, che hanno divorato invece ettari di sottobosco e altre piante ad alto fusto. Fortuna ha voluto che l’incendio si sia sviluppato in un’area al confine con Piombino Dese circondata da fossati con acqua. Una barriera naturale al propagarsi delle fiamme. Ora che i focolai sono spenti, si guarda avanti: «Lavoreremo a un progetto di riqualificazione dell’area» - assicura la prima cittadina. Ma l’apprensione resta: «Siamo dispiaciuti e preoccupati. Ormai è chiaro che l’attuale situazione climatica mette a repentaglio il nostro patrimonio boschivo». 


L’APPELLO AI CITTADINI
Ne è convinto anche Flavio Dall’Agnol, sindaco di Borso del Grappa dove sabato pomeriggio, verso le 16, è scoppiato un vasto incendio in borgo Val Rossa, a Campocroce. Per spegnerlo, oltre alle squadre di terra dei pompieri e dei volontari dell’Avab, è intervenuto anche l’elicottero del dipartimento incendi boschivi. «Abbiamo salvato il Grappa. La tempestività e la competenza dei pompieri hanno permesso di circoscrivere le fiamme. L’area boschiva interessata (circa 5mila metri quadri, ndr) non comprendeva conifere e altre piante resinose, altrimenti sarebbe stato un disastro». Il primo cittadino è convinto che dietro al rogo non ci sia lo zampino di un piromane ma una disattenzione. Da qui l’appello a cittadini e gitanti: «Prestate sempre la massima attenzione: anche le braci di una grigliata potrebbero provocare un incendio, vista la grande siccità del periodo». 
 

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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