CORTINA (BELLUNO) Terna ha messo in esercizio la nuova linea elettrica "invisibile" lunga 24 chilometri che collega Cortina d’Ampezzo con Auronzo di Cadore. L’infrastruttura, altamente tecnologica e completamente interrata, rientra nel più ampio progetto di ammodernamento e riassetto della rete elettrica dell’Alto bellunese, per il quale Terna ha investito 60 milioni di euro. Realizzata in tempi record, appena 13 mesi, è un’opera a servizio del sistema elettrico nazionale e funzionale allo svolgimento in piena sicurezza dei Campionati mondiali di sci alpino in programma a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio.
L’elettrodotto si snoda per 15 chilometri nel comune di Cortina d’Ampezzo e 9 chilometri nel comune di Auronzo di Cadore tra le cabine elettriche rispettivamente di Zuel e Somprade ed è di rilevanza strategica per un’ampia area del Nord-Est: insieme alla nuova stazione di Auronzo di Cadore (in località Cima Gogna), attualmente in costruzione, e al riassetto della rete esistente a 132 kV e 220 kV, il nuovo cavo contribuisce ad aumentare la magliatura e migliorare l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica locale, esposta a interruzioni e fortemente sollecitata dalle condizioni climatiche estreme che si sono registrate negli ultimi anni.
Ha commentato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Siamo di fronte alla dimostrazione lampante di quanto i grandi eventi, in questo caso lo sport, portino investimenti, realizzazioni e benefici al territorio. Benefici duraturi che vanno ben oltre lo spettro temporale dell’avvenimento. Ringrazio tutti i protagonisti di questa straordinaria opera: i vertici presenti e passati di Terna, le maestranze, i sindaci dell’area. È un fiore all’occhiello della cultura del fare presto e bene, a beneficio dell’intera comunità».
La realizzazione della nuova linea elettrica, autorizzata nell’agosto del 2019 dai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, ha coinvolto 27 imprese specializzate, molte delle quali locali, e fino a 100 lavoratori nei cantieri, ed è stata eseguita secondo i migliori standard di sostenibilità e tutela ambientale, lasciando intatto il paesaggio boschivo dell’Alto Bellunese.
I lavori sono stati avviati nel novembre del 2019 e completati lo scorso mese di dicembre, nonostante l’emergenza covid. I cantieri sono stati condotti grazie all’apertura di più fronti contemporanei, con l’impiego di diverse squadre che hanno lavorato in simultanea, modalità che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di realizzazione dell’opera e di limitare di conseguenza il più possibile i disagi per la popolazione locale e per il turismo dell’area. I cavi sono stati posizionati sfruttando parte della viabilità esistente e sentieri alpini già presenti e utilizzando diverse tecniche: per le tratte prive di interferenze è stata effettuata la posa tramite lo scavo a cielo aperto, mentre laddove era necessario superare ostacoli lungo il tracciato (torrenti, strade) si è optato per tecnologie no dig, quali la trivellazione orizzontale controllata.
L’intervento rientra nel quadro degli investimenti previsti da Terna nel Veneto. In linea con il nuovo Piano industriale 2021-2025, Terna ha programmato nella Regione un impegno economico complessivo di oltre 370 milioni di euro nei prossimi cinque anni per lo sviluppo, l’ammodernamento e la resilienza della rete elettrica veneta, che coinvolgerà circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica. Su scala nazionale, nell’arco temporale 2021-2025, Terna investirà complessivamente 8,9 miliardi di euro.