Virgilio e Alvezia, i due fratelli uccisi dal virus a distanza di poche ore

Lunedì 27 Aprile 2020
Virgilio e Alvezia Balbin morto ieri a poche ore di distanza per il virus
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LA GIORNATA
BELLUNO Fratello e sorella uccisi dal virus, muoiono nello stesso giorno, a distanza di poche ore uno dall’altra. Soli, ma insieme, i fratelli Balbin, uniti in quest’ultima parte di vita che trascorrevano entrambi nella casa di riposo di Trichiana, dove erano stati esposti al Covid 19, che avevano contratto. Uniti nella morte ieri. Virgilio, 83 anni di Frontin, è deceduto nella struttura alle 3 di notte. Alvezia vedova Bonetta, 91 anni anche lei residente a Trichiana, dopo una vita di lavoro in Svizzera, è morta ieri mattina poco prima delle 10 nella Pneumologia Covid dove era ricoverata. È l’ennesima triste storia di questa emergenza che anche ieri non ha dato tregua: il bollettino giornaliero ha segnato 4 decessi, tutti anziani delle case di riposo. Oltre ai fratelli Balbin, è morto Angelo Comiotto, 77enne che era ospite della Rsa di Mel e nel pomeriggio un uomo di 88 anni che era ricoverato in Malattie Infettive Covid di Belluno. Salgono così a 77 le vittime del Covid in provincia tra ospedale e case di riposo: numero che conteggia solo le persone che avevano avuto un tampone prima del decesso (nelle case di riposo tante vittime con sintomi e trattate come “sospetto Covid” non hanno mai avuto la diagnosi). 
I CONTAGI
Mentre continuano a crescere i casi complessivi di positivi contati dal 21 febbraio scorso, è in calo invece il numero dei positivi che ci sono attualmente. Sono 1050 i tamponi che hanno segnato covid dall’inizio dell’emergenza. Un numero che considera anche i deceduti e le persone che sono guarite. Sono invece 701 (addirittura 29 in meno rispetto a sabato) i bellunesi positivi. Effetto della cifra relativa ai guariti, che ha avuto un boom: 21 in più rispetto a ieri, per un totale di 283 “negativizzati”. 
I RICOVERI
Stabile, invece il quadro dei ricoveri: sono in tutto 96, ma a pesare sul numero i numerosi anziani delle case di riposo trasferiti ad Agordo in ospedale di comunità e anche a Belluno, dove è stato aperto un ulteriore reparto proprio per questi ospiti positivi. Questo il quadro dei ricoveri. Al San Martino sono 42 sono i pazienti in area non critica e 7 in terapia intensiva. Sono 16 i ricoverati all’ospedale di comunità di Belluno e 31 ad Agordo. Dall’inizio dell’emergenza sono 114 i pazienti dimessi dagli ospedali bellunesi. 
CASE DI RIPOSO
Nei giorni scorsi era stato attivato anche un ospedale di comunità al Padiglione Gaggia dell’Ospedale di Feltre per accogliere pazienti Covid negativi in un’area protetta e pensata per alleggerire il carico delle case di riposo in modo da poter concentrare le energie del personale per la cura dei casi Covid positivi delle strutture. Un modo per dare un sospiro di sollievo alle strutture sotto pressione per i contagi scoppiati in questi giorni. Ma non è bastato. Sempre più le case di riposo, che non hanno infermieri di notte, inviano i pazienti più a rischio all’ospedale.
Olivia Bonetti
Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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