CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) - Cortina proporrà un omaggio a Enrico Vanzina, un ricordo del suo film “Vacanze di Natale” del 1983, a quarant’anni dall’uscita del primo cinepanettone, che aprì la strada a un genere cinematografico. Da venerdì 15 a domenica 17 dicembre l’hotel de la Poste, insieme al Premio Nations Award, renderanno omaggio al regista e, attraverso di lui, a un periodo storico che oggi si ricorda con un pizzico di nostalgia, per quel momento di boom economico e di spensieratezza. «Se all’epoca – ricorda Roberta Alverà, vicesindaca e assessora comunale al turismo – la nostra località era segnata da una narrazione fatta di cliché, nei quali poco si identificavano gli abitanti e i frequentatori abituali, a distanza di tempo è possibile evocare quel capitolo come un affresco di quell’epoca e vedere i cambiamenti di abitudini e di modo di fare vacanza che sono avvenuti in questi quarant’anni, consapevoli che l’offerta turistica di Cortina rimane trasversale alle mode».
IL PROGRAMMA
Gherardo Manaigo dell’hotel de la Poste ricorda: «I fratelli Vanzina per noi hanno un doppio merito: a quel tempo rilanciarono il nostro turismo e, in questo momento, la pellicola diventa un invito a ricordare come eravamo, sicuramente più spensierati.
IL RICORDO
«Quel periodo è uno dei più belli e divertenti della mia vita, l’avrò nel cuore per tutta la vita», ricorda l’ampezzano Roberto Pompanin, per tutti “Bortel”. Oggi è consigliere comunale, dopo essere stato a lungo pilota civile, comandante Alitalia, rientrato a vivere in paese. Allora era un giovane dinamico, sportivo, intraprendente: «Conoscevo da prima Carlo Vanzina e lui mi chiese di collaborare. Lavorai per tutto il periodo della produzione a Cortina. Compaio nel film in alcune scene, sono il Dj al Vip club, quando Jerry Calà chiama a gran voce la sua Ivana. Sono sulle piste, in diverse scene, con amici di Cortina maestri di sci, che avevo coinvolto. Ma soprattutto ho lavorato dietro le quinte. Ero il tramite fra la produzione e il paese: quando serviva qualcosa, un contatto, una autorizzazione, la collaborazione di un ristorante, un impianto di risalita, un negozio, ero io a tessere gli accordi con i miei compaesani. Carlo Vanzina mi diede carta bianca. Ho mille aneddoti di quei mesi, tutti divertenti». Per “Bortel” è indimenticabile il clima vissuto in quel periodo: «Era bellissimo – assicura – eravamo una compagnia affiatata. Talvolta ci si ritrovava tutti, a cena, la sera. Ricordo la simpatia di Mario Brega; il giovane Claudio Amendola, che poi ha fatto una grande carriera; eravamo amici con la compianta Karina Huff; ho rivisto anche in seguito Antonella Interlenghi. Da comandante Alitalia, talvolta mi accadeva di avere sull’aereo Vanzina o qualcun altro del film, ed erano subito abbracci calorosi. Carlo Vanzina era davvero un signore, un gentiluomo d’altri tempi. È stato un grande piacere lavorare con lui, ma anche con tutti gli altri».
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