Cortina, l'accusa del sindaco: «Non ci fanno assumere nessuno per le Olimpiadi, in municipio salta tutto»

Mercoledì 7 Giugno 2023 di Marco Dibona
Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina d'Ampezzo

CORTINA - «Ho appreso con estremo sconforto e disapprovazione che il ministero dell'Economia e delle finanze ha di nuovo rigettato l’emendamento presentato dal Comune di Cortina d’Ampezzo, con l’aiuto determinante dell’Associazione nazionale comuni d’Italia. Chiedevamo di avere una deroga, sino al 31 dicembre 2026, per assumere personale, in modo di dotare i nostri uffici delle risorse umane necessarie per adempiere agli obiettivi delle Olimpiadi.

Ci siamo messi in gioco per lavorare: rimaniamo qui se abbiamo gli strumenti per farlo». 

LA DELUSIONE
Il sindaco ampezzano Gianluca Lorenzi esprime tutto il suo scoramento. A un anno dall’insediamento della sua amministrazione, non riesce a dare forma a uno dei punti cardine della campagna elettorale: potenziare la macchina amministrativa comunale, così da rispondere alle continue, incalzanti, crescenti richieste di altre strutture coinvolte nel grande progetto olimpico nazionale, come Società infrastrutture Milano Cortina e Fondazione Milano Cortina. «Sono frustrato e comincio a farmi delle domande – aggiunge Lorenzi – non ho gli uffici in grado di rispondere alle esigenze di Cortina, sempre più pressanti, mano a mano che ci avviciniamo ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Il Governo non si rende conto che siamo un comune di 5.600 anime, con una struttura adatta per gestire un piccolo paese, che invece si trova a dover affrontare un evento così grande. Se non si capisce che la macchina amministrativa deve essere potenziata, allora io alzo le mani. Trovo questa situazione sconcertante. Verifico con dispiacere che la parte amministrativa del Mef, non tanto quella politica, stenta a recepire la situazione di un comune che vuole essere puntuale, ma non viene messo nelle condizioni di farlo». 

L’ACCUSA
Il sindaco Lorenzi sottolinea tutta la sua fatica: «Sono molto stanco e deluso, dopo il lavoro di un anno di amministrazione, iniziato appena insediato. I tecnici del ministero non capiscono che il Comune di Cortina d’Ampezzo non sarà in grado di sopportare gli adempimenti che gli vengono sottoposti. Se avessero concesso la deroga, avremmo assunto persone per dedicarci alle Olimpiadi e avremmo liberato risorse interne, per dedicarci a progetti nostri, di paese, come la piscina e il centro del curling. I nostri dipendenti stanno facendo il massimo, ma sono al collasso, per la pressione che hanno. Sono sconfortato: prendo atto delle decisioni del Mef e farò le mie valutazioni». 

I RAPPORTI
Spiega quindi l’evolversi dei rapporti con il ministero Economia e finanze: «Era la seconda presentazione di questo emendamento, dopo aver recepito le richieste del Mef e risposto alle perplessità. Ero molto fiducioso nell’accoglienza. Così non è stato, nonostante il coinvolgimento del governo nazionale, con vari ministri, della Regione Veneto e dell’Anci nazionale. Oggi mi trovo nella condizione di non riuscire a sostituire Carlo Breda, il nostro dirigente del settore tecnico, che lascia il suo incarico il prossimo 1 agosto. Per sei mesi, sino a tutto gennaio 2024, dobbiamo preservare quel posto, non possiamo prendere un sostituto. Potremmo solamente assumere a tempo determinato, ma figure di questo spessore non vengono a lavorare per qualche mese, senza certezza. È un aggravio ulteriore a una situazione drammatica». 

LE PRESSIONI
Ai grandi progetti olimpici si aggiungono le esigenze dell’imprenditoria locale: «Abbiamo responsabilità per l’edilizia privata. Ci sono pratiche per nuovi alberghi, dobbiamo risposte veloci al comparto edilizio, che in questo momento non siamo in grado di dare. Non trovo corretto mettere a rischio questi investimenti. È frustrante non dare corso alle iniziative dei privati, che puntano alle Olimpiadi e non solo. Il dinamismo dell’economia è vitale per questa comunità. Non voglio essere indicato come colui che l’ha frenata, soltanto perché non mi sono stati concessi gli strumenti necessari». 

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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