«Nessuno poteva immaginare una situazione del genere. Si naviga a vista. Se c'è un piano B? Noi abbiamo due interlocutori, il Cio ed il comitato organizzatore, è sbagliato ed inelegante anticipare questo tipo di ragionamenti, la realtà è che nessuno sa da qui a uno, due, tre mesi come staranno le cose. Una dead line potrebbe essere il mese di giugno»: così ai microfoni di Gr Parlamento il presidente del Coni, Giovanni Malagò sui Giochi di Tokyo alla vigilia del summit con il Cio. «Mancano 130 giorni - ha aggiunto - ma bisogna verificare come stanno le cose da qui a 60-70 giorni».
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