Gli studenti: «Per tutti il coronavirus è la lezione dei tempi»

Domenica 12 Aprile 2020 di Giovanni Santin
gli studenti protagonisti di un video sull'attualità

Sedici voci di altrettanti giovani bellunesi universitari o frequentanti le scuole superiori. Sedici riflessioni sul momento particolare che stanno vivendo: idee, prospettive e sogni per ripartire e ridisegnare il proprio territorio. Le testimonianze sono state raccolte nel video “Belluno, pensieri e parole” (visibile su studentibelluno.it e formarte.it) su un progetto di FormArte e delle Scuole in Rete. A parlare sono studenti della Consulta Provinciale, altri impegnati nelle Scuole in Rete, nella sua associazione e nel presidio di Libera in Cadore. Più d’uno insiste sulla lezione di vita che arriva dalla pandemia: «La vita è stata stravolta; quando torneremo alla normalità, questa esperienza ci potrà insegnare soprattutto ad apprezzare le piccole cose quotidiane». Altri pensano al dopo: «Dopo questa esperienza la vita riprenderà abbastanza naturalmente perché il territorio che abbiamo ci dà le possibilità per riuscire a riprenderci ed andare avanti». Sulla stessa linea anche un’altra ragazza: «Un ruolo importante ce l’ha il territorio: il collante che tiene unite imprese, persone e conoscenze e dove adesso emergono i mezzi e le opportunità per lo sviluppo e per la crescita». Non manca nemmeno uno sguardo a contesti più grandi: «Ci sarà un forte rallentamento dell’economia mondiale e per far fronte a questa crisi saranno necessarie tantissime risorse ed una strategia comune europea con un accordo fra tutti gli Stati membri».
ESSERE UNA SOCIETÀ
Due dei giovani intervistati si concentrano su chi è ai margini: «Questo periodo in cui ci siamo visti nudi e limitati nelle nostre relazioni sociali, ci insegni a guardare con più empatia chi è limitato a causa delle disabilità o dell’emarginazione. La scuola on-line? Andrebbe bene anche per tutte quelle persone che hanno disabilità o altre problematiche». E a proposito di scuola on line, osserva una ragazza: «Essa non potrà mai essere la scuola del futuro. Non da sola. Dovrà essere arricchita dal fattore umano, cioè dalla connessione che si crea tra studente ed insegnante». Uno studente universitario aggiunge: «Le lezioni on-line si sono rivelate fattibili, ma trovo molto più difficile tenermi al passo fra orari che cambiano ogni settimana» e chiede uniformità nel reperimento delle risorse e delle informazioni. Sono lezioni diverse quelle che gli studenti hanno tratto da queste giornate di quarantena e consegnano agli adulti: «Un’esperienza come questa ci insegna la responsabilità di ognuno di noi a livello sociale – dice uno di loro - e per uscirne sarà necessario ritrovare all’interno di sé autocritica e chiedersi cosa si possa migliorare in quello che fa. Serve anche fiducia che anche gli altri si prendano carico di questa responsabilità». Una visione condivisa da una studentessa: «Se perde uno, perdiamo tutti; se vinciamo, vinciamo solo insieme. Questa emergenza dovrebbe essere la scossa per far accelerare la provincia sul fronte dell’innovazione, per renderla più moderna, più efficiente, meno incline agli sprechi, più attenta ai servizi essenziali come la scuola e la sanità». 
COGLIERE L’OPPORTUNITÀ
Un’altra ragazza vede un’opportunità: «Arriva il momento di cambiare finalmente il mondo, noi giovani siamo davvero il futuro, se vorremo davvero esserlo.

La provincia ci può aiutare ad essere cittadini informati per compiere scelte libere, non solo in un momento di pandemia, ma tutti i giorni». Sul ruolo della provincia insiste anche un’altra voce: «Potrebbe proporre più iniziative per l’orientamento non solo per il proseguimento degli studi, ma anche per il lavoro». Molto interessanti anche altri contributi: «Abbiamo sempre pensato che tramite smartphone e social si potessero surrogare le relazioni; l’epidemia ci ha condannato ad usare solo questi strumenti per rimanere in contatto con qualcuno che abita magari a soli pochi metri da noi. Oggi ci manca sempre di più un abbraccio, un bacio, una stretta di mano, un caffè o una birra con gli amici». Uno studente dice: «Questa esperienza ci può insegnare l’importanza del rispetto delle leggi e quanto noi siamo responsabili con le nostre azioni della vita degli altri. È un appello alla nostra responsabilità: è necessario che tutti noi nel nostro piccolo rispettiamo le regole per poter uscire domani». Infine per qualcuno queste settimane sono un’opportunità per «trascorrere molto più tempo da solo e con la mia famiglia. So per certo che questa situazione è temporanea e che passerà. E che quindi bisogna solo avere pazienza. Molta pazienza».

Ultimo aggiornamento: 09:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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