Coronavirus, dimessa la bambina ricoverata a Belluno

Domenica 5 Aprile 2020 di Andrea Zambenedetti
Un reparto in cui si lotta contro il coronavirus

Il numero dei pazienti guariti in provincia di Belluno è salito di altre quattro unità. Due pazienti, stando al bollettino di Azienda Zero, sono stati dimessi dall’ospedale di Feltre. Ma quella di ieri è stata anche la giornata delle dimissioni da Belluno (il numero non è allineato al bollettino regionale) di una bimba di cinque anni. Le sue condizioni le permettono di proseguire la degenza a casa. Si tratta forse della più piccola paziente trovata positiva in Veneto al temutissimo coronavirus.
GLI ACCERTAMENTI
La piccola era stata ricoverata inizialmente all’ospedale di Feltre e poi era stata trasferita al San Martino. Con la famiglia, che vive nel Primiero (provincia di Trento), anche lei era risultata positiva al tampone naso-faringeo. I suoi anticorpi le hanno però permesso di superare la malattia e di fare ritorno a casa dove dovrà seguire comunque un periodo ulteriore di isolamento.
IL BILANCIO
Altri 27 positivi. Ma arrivati a quota 535 casi totali con 484 persone attualmente positivi, si tratta di un aumento attorno al cinque per cento. È un segnale di speranza quello che arriva dall’ultimo bollettino di Azienda Zero, che mette a zero il numero delle vittime di coronavirus dopo una settimana di lutti per la provincia di Belluno. Zero sono anche i nuovi ricoveri: a Feltre il saldo è di due pazienti dimessi. Nessun nuovo accesso in terapia intensiva (nove rimangono i letti occupati a Belluno e quindi i pazienti che lottano per la vita attaccati alle macchine). Insomma, se è vero che davanti a numeri relativamente piccoli è statisticamente difficile individuare un trend, ed è sufficiente uno spostamento minimo per cambiare il quadro complessivo, quella che emerge dai bollettini ufficiali è una giornata meno drammatica di quelle che l’hanno preceduta. Una settimana nera in cui i decessi si sono susseguiti al ritmo di due o tre al giorno.
TAMPONI
Un numero, quello dei 27 nuovi casi positivi, che acquista ancor più rilevanza se confrontato all’elevato numero di tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore: 357. Insomma ormai il 90 per cento delle persone che vengono controllate, anche nel tentativo di rintracciare dei pazienti asintomatici, non è positiva. Un dato che viene tratto con estrema cautela dagli esperti che spiegano come il risultato negativo del tampone non rappresenti una garanzia di non contrarre il virus ma sia semplicemente un’istantanea della situazione attuale. Secondo gli esperti, inoltre, nel periodo in cui l’organismo ha superato la malattia si potrebbero alternare periodi di negatività a periodi di positività. Ma è chiaro che nel momento in cui viene sondata una popolazione così ampia, con l’obiettivo di trovare i positivi, un ritorno contenuto in termini numerici rappresenta un elemento da valutare positivamente.

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