Cortina. Prevenzione, controlli della pressione in quota: gli escursionisti fanno la fila al rifugio

Venerdì 11 Agosto 2023 di Marco Dibona
Il rifugio Palmieri alla Croda da Lago ieri durante i controlli

CORTINA (BELLUNO) - Ha avuto un confortante successo l’iniziativa della Ulss 1 Dolomiti di Belluno, con il suo dipartimento di prevenzione, per coinvolgere gli escursionisti in montagna, nella prevenzione di ipertensione arteriosa e melanoma. A Cortina d’Ampezzo, davanti al rifugio Gianni Palmieri, alla Croda da Lago, per le quattro ore dell’iniziativa c’è stata a lungo la coda di escursionisti, tutti volontari, ai quali è stata misurata la pressione, in tre fasi, a distanza di alcuni minuti una dall’altra, per verificare eventuali variazioni. Nel contempo sono stati verificati i battiti cardiaci. È stata inoltre controllata la saturazione dell’ossigeno nel sangue. Tutti i parametri hanno tenuto conto del fatto che le misurazioni avvenivano a oltre 2.000 metri di quota e che in molti casi i soggetti erano affaticati per la salita, a piedi o in bicicletta. 


IL QUESTIONARIO
Ogni persona che si è sottoposta ai controlli ha compilato un questionario, senza indicazione delle generalità, ma soltanto con domande relative a età, peso patologie note, medicinali assunti, anamnesi personale e familiare. Le persone hanno così potuto verificare in modo semplice e rapido la propria situazione cardiovascolare e la propria reazione all’esposizione alla quota. Le risposte per la raccolta di dati sanitari, in forma del tutto anonima, saranno utili per la ricerca scientifica sul comportamento della pressione arteriosa in montagna e sul profilo individuale di rischio cardiovascolare tra gli escursionisti. Un secondo questionario riguardava i piedi e le calzature, correlati all’utilizzo in montagna. Il personale del dipartimento di prevenzione della Ulss ha infine distribuito informazioni e materiale sulla prevenzione del melanoma, un tumore della pelle, ricordando che in montagna i raggi del sole sono meno filtrati, quindi intervengono in maniera più decisa sull’epidermide dell’uomo. 


IL COMMENTO
Unanime il consenso per l’iniziativa, da parte delle decine di persone che si sono sottoposte all’indagine. Fra loro, numerosi gli stranieri, di diverse nazionalità, che hanno accettato di buon grado di partecipare. Questa nuova occasione di controllo sanitario è nata dal successo riscosso dagli incontri precedenti, nelle giornate dell’ipertensione, organizzate in altri rifugi, in altre vallate delle Dolomiti Bellunesi. L’Ulss 1 Dolomiti aderisce, con queste iniziative, a un progetto scientifico nazionale dedicato alla prevenzione dell’ipertensione arteriosa in alta quota, promosso dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa, dal Club alpino italiano, con la sua commissione centrale medica, e dalla Società italiana di medicina di montagna, con il sostegno dell’ Istituto auxologico italiano di Milano e dall’Università di Milano - Bicocca. A Cortina c’è stata la collaborazione della famiglia di Modesto Alverà, che gestisce il rifugio Palmieri, di proprietà della locale sezione del Cai. 

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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