Addio Gianfranco, stroncato da malore l'ex comandante della Brigata Cadore

Mercoledì 8 Luglio 2020 di Federica Fant
L'ex comandante del 16. Reggimento Belluno Brigata Cadore, Gianfranco Moleri, 77 anni
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BELLUNO -  Muore l’ex comandante del 16° reggimento Belluno della Brigata Cadore. Si tratta dell’ufficiale Gianfranco Moleri, 77 anni, bellunese, che ieri pomeriggio è stato colto da un malore risultato fatale. Stava approfittando della giornata di sole per passeggiare lungo il sentiero sotto la pista che dal Ristoro La Grava porta sul piazzale del Nevegal. 

L’uomo è stato trovato a terra. Ieri pomeriggio, 7 luglio, attorno alle 14.30, la Centrale del 118 è stata allertata da una persona che si era imbattuta nel presunto malore. Purtroppo il personale medico e il tecnico di elisoccorso sbarcati nelle vicinanze, raggiunto l’ufficiale, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. 
La salma è stata ricomposta e imbarellata e, una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, è stata trasportata dal Soccorso alpino di Belluno e dai Vigili del fuoco fino alla strada per essere affidata al carro funebre. Dalla sezione di Belluno dell’associazione nazionale artiglieri, arriva il cordoglio alla famiglia. 



LUTTO NEL MONDO MILITARE
«Gianfranco Moleri era un associato – racconta il presidente Costante Fontane -. Esprimiamo le condoglianze alla famiglia, l’associazione e gli artiglieri di Belluno si uniscono alla moglie e al figlio per la scomparsa di Gianfranco». 
Moleri era piuttosto conosciuto, nel mondo militare. La sua carriera militare parla da sola, infatti. Figlio di un alpino bergamasco, l’ufficiale è nato a Belluno. Dopo aver frequentato l’accademia di Modena, il suo primo incarico di servizio lo ha svolto alla brigata Tridentina, nel gruppo Asiago di Dobbiaco. Da lì è stato trasferito alla brigata Cadore, nel gruppo Lanzo. Qui è stato comandante di batteria e capo del centro di tiro, per poi arrivare a comandare il gruppo artiglieria da montagna Lanzo. Dopo essere stato in servizio alla brigata alpina Cadore è riuscito a comandarne il 16° reggimento Belluno, il cui moto era “sunt rupes virtutis ier”, le rupi sono strade del valore. La sua carriera l’ha terminata a Trento, al distretto militare. «Questa, in sintesi, la sua carriera. Gianfranco Moleri – racconta un collega, il comandante Benvenuto Pol – era una persona tranquilla, gli piaceva andare in montagna e, ultimamente, in bicicletta». 
Anche il consigliere comunale del Patto Belluno Dolomiti, Francesco Pingitore, lo aveva conosciuto. «Perdiamo un artigliere, una persona dedita al lavoro, molto appassionata di montagna e attaccata alla famiglia. Il padre era un maresciallo di Bergamo». Lascia la moglie, Ines Bianchet e il figlio. 
Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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