Le code infernali del ponte dell'Immacolata bloccano il calcio: il Cadore non arriva in campo e perde a tavolino

Lunedì 11 Dicembre 2023 di Olivia Bonetti
Code al rientro dalle montagne

BELLUNO - «Un'apocalisse del genere non l'ho mai vista». È uno dei tanti sfoghi affidati ai social che riassume bene la giornata di ieri sulle strade della provincia. E in particolare sulla statale 51 d'Alemagna che per tutto il pomeriggio è stata completamente paralizzata con una maxi-coda di oltre 30 chilometri da Valle di Cadore a Longarone.

Una situazione vista in passato, ma mai in queste proporzioni, almeno negli ultimi anni. Traffico che ha di fatto "imprigionato in casa" i residenti e condannato a ritardi stratosferici chi doveva per forza muoversi. Ne ha risentito anche il calcio, con partite della terza categoria in ritardo o saltate. In particolare il "Cadore" non è arrivato in tempo per l'incontro contro il San Vittore: un viaggio impossibile a quell'ora del primo pomeriggio dalla "zona rossa" dal Centro Cadore fino a Feltre. Così la squadra è stata condannata a perdere a tavolino. È andata un po' meglio al Cortina che doveva andare a Salce di Belluno per giocare contro la squadra del Piave: sono arrivati in ritardo un'ora, ma almeno sono scesi in campo.

LA GIORNATA
Tutto è iniziato nella tarda mattinata quando si sono avuti i primi rallentamenti, come spiega la polizia stradale. Il clou è stato raggiunto intorno alle 17 quando di fatto in provincia le principali arterie erano o bloccate o interessate da forti rallentamenti. Un blocco unico che sulla statale 51 da Valle di Cadore a Longarone è andato avanti a lungo. Ed è continuato fino alla tarda ora di ieri, interessando per diverso tempo anche il tratto verso l'autostrada da Pian di Vedoia. I centralini della polizia stradale sono stati presi d'assalto con telefono rovente per tutta la giornata: persone che chiedevano informazioni sulle lunghe code o percorsi alternativi. Ma quali percorsi alternativi? La vecchia strada ora ANAS 215 (ex SS 51 Variante tra Castello Lavazzo e Macchietto chiamata ora nsa 215) è stata interdetta dall'Anas, perché avrebbe creato un ulteriore effetto imbuto alle persone che si sarebbero ritrovate a valle di nuovo nel traffico. Un effetto che si è verificato anche per chi ha scelto la strada di Cibiana e Zoldo. Traffico e code anche nella zona dell'Agordina da La Stanga di Sedico a Cencenighe, con forti rallentamenti nel pomeriggio.

SUL CAMPO
Ma cosa è andato storto? Cosa non è stato messo in conto per la giornata da bollino nero, nel piano di emergenza che viene studiato nei tavoli della prefettura? Poco poteva la pattuglia della polizia stradale arrivata da Feltre: un unica pattuglia, sostituita in serata da quella di Valle. In aiuto i carabinieri e 4 equipaggi di Anas con 3 persone ciascuno che hanno presidiato per tutta la giornata l'ingresso delle gallerie. Per fortuna all'interno dei tunnel ci sono regolari sistemi di aerazione e per questo non è stato necessario chiuderle ma solo regolarne gli ingressi. Ma per chi si è ritrovato in coda fermo non è stata certo una passeggiata.

I DISAGI
Non avendo altro da fare se non attendere per ore in coda i viaggiatori si sono confrontati sui social, raccontando le loro odissee. «Partito da Sappada alle 16,30 alle 20 siamo ancora ad Ospitale», diceva un utente. «Siamo partiti alle 11,20 da Auronzo e siamo appena usciti dalla galleria Termini», dicevano altri ieri alle 14. E tante altre storie e sfoghi fino a quello che fa più male. «E vogliamo fare le Olimpiadi - si chiede un'automobilista che ha affidato il suo messaggio alla pagina "Gli amici di Cortina" -? Partiti alle 10.30 da Cortina sono le 12.17 ed ancora non siamo a Valle di Cadore. Amo Cortina, ci vengo da sempre ma nulla è cambiato e nel 2023 con quello che pago, voglio i minimi servizi adeguati». «Partiti alle 11 da Cortina e siamo ancora in coda - scriveva un automobilista ieri alle ore 16 - e mancano ancora 5 chilometri all'autostrada».
 

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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