Terza casa funeraria al posto di un ex supermercato: sarà possibile celebrare anche riti civili

Martedì 30 Agosto 2022 di Federica Fant
Terza casa funeraria al posto di un ex supermercato: sarà possibile celebrare anche riti civili

BELLUNO -  Sarà utilizzato molto legno, la zona è silenziosa, vicino all'Ardo tra Mussoi e Fisterre, volutamente fuori via per garantire il giusto raccoglimento ai famigliari e amici che danno l'ultimo saluto al proprio compianto.

Le Onoranze funebri Cadart hanno acquistato un immobile in via Cappellari, che era sede di un edificio della grande distribuzione, un supermercato. Il punto è quello dove si trova anche il canile sanitario per intendersi, e adesso, a breve, saranno avviati i lavori della ristrutturazione della nuova Casa funeraria che servirà a fornire un appoggio alle famiglie quando non riescono a gestire in casa il defunto o qualora si tratti di migranti che abitano lontano e ovviamente per la celebrazione del funerale laico.


IL TREND
Da una stima di inizio anno si sa che queste strutture, che si affiancano al servizio dell'obitorio dell'ospedale, sono in forte crescita. A gennaio, in Italia, erano 322. Il trend è infatti molto diffuso nei paesi anglosassoni e in America, ma adesso è in rapido sviluppo anche nel nostro Paese. E i bellunesi hanno imparato a conoscerle da qualche tempo: in città con Caldart saranno tre. La prima in assoluto fu la casa funeraria Donadel, che è operativa ormai dal 2020 in via Marisiga. In costruzione nell'area dell'ex cementificio Ardo Beton la Funeral Home della ditta De Dea Gelisio, l'impresa di pompe funebri con sedi a Belluno, Longarone, Mel e Ponte nelle Alpi, e che sta riqualificando quel complesso abbandonato alle porte della città. Una volta sistemata anche tutta l'area esterna, ci sarà un bel giardino affacciato sul Piave, dove si potranno celebrare le esequie. Ed ora la Caldart a Mussoi.


LA STRUTTURA
«Il nostro desiderio - racconta Fabio Da Pian, direttore tecnico delle Onoranze funebri Caldart - è che l'edificio venga frequentato come fosse una casa. Da qui la scelta di utilizzare molto legno con molti punti luce», benché essa sarà per lo più diffusa, naturalmente. Incuriosisce la scelta del posto prescelto. Un luogo fuori via, lontano da sguardi indiscreti. «Non volevamo assolutamente essere sulle strade principali - spiega il titolare -. È una delle prerogative che la Caldart ha voluto e per la quale si caratterizza. Il funerale non è nostro, ma della famiglia che saluta uno dei suoi membri. La Casa funeraria sarà anche il luogo per organizzare piccoli eventi, purché nel rispetto del momento e, ribadiamo, del defunto». Una delle cose che dalle Onoranze di via Giovanni De Min di Belluno sottolineano «è che a Belluno manca il posto per poter celebrare riti che non siano religiosi. Spesso la scelta è limitata al piazzale del cimitero, ma se piove, nevica o il maltempo lo impedisce diventa un problema». Una cosa, però, la Caldart desidera precisare: «Il nostro servizio non sostituisce quello dell'ospedale e non va nemmeno in contrasto».


I LAVORI
Il progetto porta la firma degli architetti Alberto Alpago Novello e Michela De Zorzi, che hanno cercato di adattare la struttura per fare in modo che chi si servirà della Casa funeraria possa sentirsi come nella propria abitazione. Da qui l'idea di avere due portoncini d'ingresso che verranno strutturati proprio con i vetri a lato, come fosse un accesso di casa. Le pareti saranno di colore bianco sporco, con l'ipotesi di collocare pietra a vista. Le sale dei dolenti saranno cinque e insonorizzate per permettere la massima riservatezza nelle manifestazioni di dolore. Ci sarà una sala tecnica per la vestizione e la conservazione della salma fino all'esposizione. Ciascuna sala sarà dotata di un'anticamera. È prevista una saletta di raccolta e un eventuale punto per sorseggiare alcune bevande. Infine ci sarà una Sala del commiato, che misurerà 70 metri quadri. Un luogo adatto per la celebrazione di riti di commemorazione del defunto e di dignitoso commiato, non religiosa. I lavori dovrebbero cominciare a breve, secondo il crono programma la Casa dovrebbe essere terminata per fine anno. Esternamente l'edificio muterà decisamente aspetto: saranno cambiati infissi e sistemata la facciata e l'elemento che catturerà la vista sarà la presenza del legno. Le auto potranno essere parcheggiate sul tetto della struttura. Le aziende impiegate saranno quasi tutte bellunesi.
 

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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