Cambio vita. Ex direttrice di posta lascia il posto fisso per allevare le capre: i suoi formaggi sono pluripremiati

Lunedì 2 Ottobre 2023 di Raffaella Gabrieli
Liliana De Nato

GOSALDO - Quando piccolo è bello, e in questo caso anche buono, parliamo di Azienda agricola Liliana. L’ex direttrice postale De Nato, che cinque anni fa decise di mollare l’ufficio per dedicarsi all’allevamento delle capre e alla produzione di formaggi di nicchia, l’ha vista giusta. In nemmeno due mesi ha infatti portato a casa tre premi di tutto rispetto: due primi posti sul Grappa e a Istrana e una medaglia d’argento a Caseus Veneti. «Anche se onestamente non ce n’era bisogno perché sono tanto felice in questa mia nuova quotidianità - afferma - sono sempre più convinta di aver intrapreso la scelta di vita perfetta».


IL RICONOSCIMENTO
Risale allo scorso 6 agosto la partecipazione alla 27esima edizione della “Mostra dei formaggi Bastardo e Morlacco del Grappa” a Malga Campocroce di Borso del Grappa. Nella categoria “Formaggi della montagna italiana - Formaggi di capra”, Liliana De Nato ha meritato il piazzamento d’onore con la sua Rognola. «Il nome - spiega - è quello di un rigagnolo montano di Gosaldo apparentemente insignificante mentre per me è importantissimo perché si trova vicino alla nostra stalla di Skandolèr e da cui utilizziamo l’acqua per gli animali al pascolo. Attorno c’è una biodiversità straordinaria e tanta umidità; quella stessa identica percentuale che mantengo per creare il formaggio Rognola identico a lei, intriso di quelle essenze e di quegli aromi che hanno conquistato i palati della commissione tecnica e che l’hanno fatta vincere».


SUL GRAPPA
È stata celebrata invece lo scorso 23 settembre, nel Trevigiano, la “Festa dell’agricoltura di Istrana, città del formaggio 2023”. In questo caso l’azienda Liliana si è vista assegnare il più alto riconoscimento per il miglior formaggio Zigher a latte di capra. «Questo formaggio grasso, fresco, a pasta molle e aromatizzato - illustra - è quasi raro. Viene prodotto in pochissimi caseifici del Comelico e di Livinallongo e comunque con il latte di vacca. Si ottiene con coagulazione lattica di latte intero, appunto di vacca o di capra, condito con sale, pepe ed erba cipollina. Viene commercializzato subito dopo la produzione, oppure dopo stagionatura. È un prodotto che coniuga la tradizione dolomitica bellunese con quella altoatesina: ha forma di piccolo cono, con peso di circa 150 gramm. Il zigher è stato dichiarato prodotto Pat bellunese - Prodotti agroalimentari tradizionali e iscritto nell’“Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Veneto”.


L’ULTIMA SODDISFAZIONE
Di ieri infine, nel Padovano a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, la medaglia d’argento alla prestigiosa rassegna Caseus Veneti nella categoria “Formaggi di capra coagulati pasta molle/tenera”. «Faccio le ore piccole - sottolinea l’allevatrice feltrina trapiantata ormai da anni in Agordino - ma sono gioiosa. Quelle registrate sono piccole-grandi soddisfazioni anche se la principale è vivere a contatto con la natura e con gli animali in ogni momento, rispettando in pieno i loro ritmi. Dopo aver recuperato le vecchie proprietà della famiglia di mio marito, come fienile, stalla e terreno circostante, oggi possiamo dire con orgoglio di essere Fattoria didattica del Veneto, in cui accogliere a braccia aperte bambini e ragazzi». Inoltre, la Fondazione Dolomiti Unesco ha inserito la realtà in località Le Feste nella rete dei produttori di qualità che, vivendo e lavorando nel territorio, costruiscono attivamente e valorizzano il paesaggio delle Dolomiti. «Insomma - conclude Liliana De Nato - sono felice della mia scelta e non tornerei mai indietro».

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