Nuova cabinovia Cinque Torri: il super impianto sarà pronto per Natale

Venerdì 24 Settembre 2021 di Marco Dibona
Il cantiere della seggiovia Cinque Torri

CORTINA D'AMPEZZO - Le società di impianti a fune di Cortina affiancheranno la partecipata comunale Servizi Ampezzo nella gestione della nuova cabinovia, lunga 4.600 metri, che collegherà Son dei Prade a Bain de Dones. I lavori di costruzione procedono alacremente, con l’obiettivo di concluderli prima dell’inizio della stagione dello sci, il prossimo inverno: «La settimana scorsa sono stati messi in linea tutti i sostegni, con l’utilizzo dell’elicottero. Le tre stazioni sono praticamente montate. Sicuramente apriremo per il prossimo Natale», assicura Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld, il consorzio che riunisce le società di impianti a fune della vallata, da Cortina a San Vito, ad Auronzo.

La nuova cabinovia è un’opera pubblica, di proprietà comunale. Sarà quindi predisposto il bando per individuare il gestore, che potrà essere una delle attuali società che già operano in valle, oppure una cordata che le riunisca.

Questa situazione permarrà nella prossima stagione invernale, per prolungarsi nell’estate 2022, come precisa Zardini: «In maniera transitoria se ne occuperà la società comunale Servizi Ampezzo. Poi l’amministrazione pubblica dovrà aprire un bando, al quale parteciperanno probabilmente vari impiantisti. In questa fase la gestione sarà ufficialmente della Seam di Cortina, ma noi delle società di impianti a fune daremo una mano, perché far girare una cabinovia del genere non è semplice, servono professionalità specifiche». Sarà infatti necessario individuare un direttore di esercizio, affidare l’incarico a un caposervizio dell’impianto, trovare e formare maestranze, in grado di far funzionare una macchina complessa, una cabinovia ad ammorsamento automatico, che si sviluppa su due tronchi, con una stazione intermedia in località Cianzopé. Collegherà, nelle due direzioni, i comprensori sciistici sulla destra della conca d’Ampezzo: da una parte Socrepes, Pocol e Tofana, dall’altra le Cinque Torri, Averau, Falzarego e Lagazuoi.

L’apertura di questa struttura potrà essere il simbolo della ripartenza, con le nuove disposizioni sanitarie contro la pandemia Covid-19, che si stanno varando in questi giorni, a cominciare dall’utilizzo del certificato verde: «Quest’anno cominciamo ad avere un po’ di fiducia – commenta il presidente Zardini - credo che il green pass sia la soluzione, per poter mettere in sicurezza i nostri clienti e poter quindi aprire le nostre attività e mantenerle in funzione. Altrimenti sarebbe un disastro, per la montagna intera. Non possiamo permetterci di perdere un’altra stagione, dopo aver perso l’inverno passato». In quanto all’estate che si sta concludendo, anche per gli impiantisti, non ci sono ancora le statistiche, ma la sensazione è positiva: «Ci sono dati contrastanti ma, nonostante la pandemia, possiamo dire che, nella media, l’estate è andata bene». 

Ultimo aggiornamento: 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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