Bussolai, biscotti tipici di Burano? Sospirolo rivendica la paternità dei famosi dolci

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Egidio Pasuch
Bussolai, biscotti tipici di Burano? Sospirolo rivendica la paternità dei famosi dolci
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Li chiamano di volta in volta Bussolai, Bussolà o Buranelli. Sono, secondo quanto comunemente accettato, i biscotti tipici di Burano. Questo dolce era molto diffuso, seppure con leggere varianti, in una vasta zona diffusa tra Veneto e Lombardia. Ma adesso, a rivendicarne la paternità è Sospirolo (Belluno).

LA VERSIONE
Secondo il periodico della Destra Piave Il Veses (che ne ha pubblicato la vera storia sull'ultimo numero), infatti, il nome di questi biscotti deriva da busa, cioè buca, nel dialetto bellunese. Questo dolce si spiega nell'ampio articolo - era molto diffuso, seppure con leggere varianti, in una vasta zona diffusa tra Veneto e Lombardia, ma indagini storiche hanno però portato alla scoperta che il vero bussolà sarebbe nato a Maras, in comune di Sospirolo. Era il 4 dicembre 1949 racconta l'ampia ricerca - quando Giuseppe Dal Pont, classe 1932, decide, assieme al padre Riccardo, di recuperare l'attività di venditore ambulante di biscotti; fino ad allora aveva fatto il contadino. Nella casa di Maras c'era un forno, del quale si servivano anche altre famiglie, per fare il piano bianco o quello di sorc, fatto con sola farina di granoturco. Negli anni precedenti, Riccardo aveva iniziato a fare biscotti e andava a venderli con la gerla a Sospirolo e in Alta Valle del Mis, in particolare a Tiser, ma poi aveva smesso. Per il giorno di Santa Barbara, che per Sospirolo, era una festa importante, decise di riproporli. Giuseppe spiega la ricerca - continua a fare il contadino ma, la domenica e quando ci sono le sagre a Maras, Gron, Oregne e Mis (Santa Giuliana), prepara i bussolà e si organizza con un banchetto di pochi metri. È in questo periodo che ha il colpo di genio: inventa il bussolà da Cresima. E qualche tempo dopo comincia a girare con la bicicletta e con le ceste, e poi con l'apecar, nei comuni limitrofi.

LA PROPOSTA
Recentemente, ricorda infine la ricerca, il gruppo delle Formiche Rosse ha riproposto questo biscotto in un'edizione della manifestazione Expo Misteri proprio a Maras, dove sarebbe nato. Anche l'etimologìa verrebbe in soccorso alla tesi sostenuta dal periodico. Il nome di questi biscotti, infatti, deriverebbe da busa, cioè buca nel dialetto bellunese. Va detto che altre ricerche sostengono tesi opposte: secondo altre fonti, questi biscotti, sarebbero nati per accompagnare i viaggi in mare, facendo la fortuna dei pasticceri di Burano, cambiando anche forma per essere più agevoli da inzuppare.
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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