«Lupi, una risorsa preziosa ma aiutateci a gestirla bene»

Mercoledì 19 Febbraio 2020 di Alessia Trentin
Un lupo in azione

BELLUNO - «Il lupo è prezioso, dateci una mano a gestirlo». È un appello rivolto alle istituzioni quello del sindaco di Chies d’Alpago Gianluca Dal Borgo. Il paesino da circa 5 mesi convive con una novità a cui non era preparato: il ritorno del grande carnivoro che sembra si stia trovando particolarmente a proprio agio nei boschi che si aprono sopra l’abitato. Nell’ultimo mese e mezzo il gruppetto di predatori ha attaccato 2 cani, 11 mufloni, 1 asino e 23 pecore. Niente di male, certo, il lupo fa il lupo ma la preoccupazione del primo cittadino va all’imminente stagione dei pascoli all’aperto. Quando agnelli e pecore usciranno dalle stalle per stare intere giornate e interi mesi nei prati di Chies, quelli attorno al paese e quelli in quota. Allora, cosa ne sarà delle bestiole? 

APPELLO AGLI ESPERTI
«Chiediamo agli esperti di farci capire quanti sono i lupi nel nostro territorio di Chies – le parole accorate di Dal Borgo – e vorremmo capire a quanto ammonta il fondo regionale per il risarcimento in seguito alle predazioni. Dopo anni di abbandono nell’ultimo periodo ci sono segnali positivi in termini di cura del territorio e di ripresa di antichi mestieri come quello dell’allevatore e dell’agricoltore, il mio timore è che questi coraggiosi imprenditori si scoraggino per la il ritorno del lupo e lascino perdere. La conseguenza sarebbe un ritorno all’abbandono e all’incuria, un avanzamento progressivo e inarrestabile del bosco». 
EFFETTI POSITIVI
Ma Dal Borgo non è impreparato. Coglie le paure della sua comunità, le manifesta alle istituzioni ma con la consapevolezza di quanto la bio dioversità possa compiere passi in avanti con il ritorno del predatore nel Bellunese. «Abbiamo paura perché, anche se la letteratura dice che il lupo non attacca l’uomo da 170 anni, questi animali si stanno avvicinando molto ai paesi – prosegue -. Domenica mattina erano a pochi metri dalle case a Chies e la settimana precedente a Pianon. Stiamo vivendo questa novità con un po’ di apprensione, pur consapevoli di quanto sia importante il lupo per i nostri boschi. La sua reintroduzione, lo so bene, avrà effetti sorprendenti sul nostro ecosistema, lo migliorerà. La diminuzione degli ungulati, per esempio, permetterà il proliferare di varietà di alberi e cespugli ora pasto per i cervi, torneremo a raccogliere i frutti di bosco insomma. Di conseguenza torneranno specie di uccelli ora rari e piccoli roditori. Oltre a migliorare l’ecosistema il lupo stabilizzerà la geografia fisica del bosco. Si tratta solo di capire come gestire la convivenza». 
Ovvero come difendere gli animali da allevamento, perché a breve i pascoli torneranno ad animarsi e asini, pecore e agnelli diventeranno facili prede per il «prezioso» carnivoro.

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