Lancia un appello al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Lo fa da un letto del reparto di terapia subintensiva Cotugno di Napoli mentre indossa un respiratore artificiale. Corrado Gabriele, ex assessore regionale e conduttore di una trasmissione radiofonica, positivo al Covid, chiede ai due politici di smetterla con diatribe e divisioni in un post sulla sua pagina facebook accompagnato dal breve filmato che lo ritrae tra le mura ospedaliere, mentre esegue la terapia respiratoria.
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«Ci conosciamo bene, spesso parliamo alla radio, ho di entrambi rispetto, e ho un enorme rispetto per il lavoro degli altri, ancor più per i ruoli e le funzioni istituzionali che rappresentate, Napoli è la mia città, la Campania la mia Terra», scrive Gabriele che da anni conduce un programma radiofonico su radio Crc Targato Italia. «Vi lancio un appello: basta divisioni basta diatribe è battaglia politica e personale. Ve lo chiedo da qua, da sotto questo respiratore artificiale che con grande serenità indosso per combattere il Covid, fermiamoci e facciamo insieme tutto quello che è possibile per salvarci».
Da giorni Gabriele racconta la sua battaglia contro il virus stilando una specie di diario giornaliero sui social dove più volte si è rivolto ai sanitari, ringraziandoli e parlando della loro umanità. «Tanta “febbrile” umanità all’Ospedale totem dei contagi napoletani. Infermiere medici operatori sanitari saltano dentro e fuori le stanze di noi ammalati, con le loro tute spaziali, goffe ma efficacissime, e hanno sempre un motivo per farti sorridere un po’ - aveva scritto su facebook - E quando parlo di far sorridere, parlo di persone concentrate a respirare, con mascherine di ossigeno e ventilatori polmonari».
L’appello lanciato da sotto il casco della Subintensiva si conclude augurandosi che con «il dialogo e non con la contrapposizione si smuovono le montagne e attraverso le sofferenze e il dolore si fa il cambiamento. Grazie per quello che continuerete a fare di buono per Napoli e la Campania, insieme».