Cosa sta accadendo realmente a Mosca dopo il tentato golpe della Wagner? Putin, che oggi è ricomparso ufficialmente in video, è effettivamente diventato più debole? Domande alle quali risponde (aggiungendo i suoi legittimi dubbi) il generale Luigi Chiapperini, ex comandante del contingente multinazionale Nato in Afghanistan e membro del Centro Studi dell'Esercito.
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Wagner, l'analisi di Chiapperini
«Putin e l'establishment russo ne escono sicuramente indeboliti.
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Wagner, l'ipotesi della messinscena
Infatti, secondo il generale Chiapperini «l'intera faccenda risulta a dir poco strana assistendo alla penetrazione delle colonne di Prigozhin verso Mosca contrastata solamente da alcuni velivoli mentre le forze di sicurezza rimanevano alquanto passive. Allora sorge il dubbio che quella dell'ineffabile Prigozhin possa essere una maskirovka cioè una messinscena per attaccare nuovamente l'Ucraina da nord. Alcuni dei mercenari graziati e mandati in Bielorussia in esilio con tutto il loro armamento fa quindi sorgere dei dubbi». «Sarebbe un piano di inganno da maestro. Lo ritengo uno sviluppo della situazione poco probabile ma non impossibile, considerate le tante farse alle quali stiamo assistendo - prosegue il generale Chiapperini - a complicare la situazione c'è il vuoto informativo sulla sorte del Capo di Stato Maggiore della Difesa Gerasimov odiato da Prigozhin. Potrebbe essere la volta di Surovikin, un falco più vicino a Prigozhin. I prossimi giorni ci diranno cosa realmente sia accaduto». Ora «Prigozhin rimane con i resti delle sue milizie o una scheggia impazzita le cui mosse dovrebbero impensierire tutti oppure», oppure nel caso si sia trattato davvero di una messinscena, «nuovamente uno strumento utile ancorché pericoloso nelle mani di Putin per futuri disegni operativi sul terreno o geostrategici - conclude - Mosca ha ricevuto rinnovate dichiarazioni di vicinanza da parte di Pechino ma in queste situazioni così fluide gli equilibri risultano labili e facili da rompere».
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La situazione in Bielorussia
«Non ho alcuna nuova indicazione sulla presenza di milizie della Wagner in Bielorussia». Lo ha detto il ministro della Diefa tedesco Boris Pistorius nel corso della conferenza stampa da Vilnius con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il presidente lituano Gitanas Nauseda. Pistorius ha confermato che la Germania dispiegherà 4mila soldati in modo permanente sul territorio lituano.
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