Arrestato musicista americano per traffico di droga a Mosca: Michael Travis Leake rischia 20 anni di carcere

Viveva da 10 anni nel Paese. Nuovo caso Griner

Domenica 11 Giugno 2023
Arrestato musicista americano per traffico di droga a Mosca: rischia 20 anni di carcere

Il pensiero vola subito alla giocatrice di basket arrestata in Russia e poi rilasciata in uno scambio prigionieri tra Russia e America. Sembra in tutto e per tutto un nuovo caso Griner, l'arresto di Michael Travis Leake. Rischia fino a 20 anni di carcere Travis Leake, musicista americano che vive in Russia da più di 10 anni e che è stato arrestato con l'accusa di traffico di droga.

Russia, musicista ex paracadutista americano arrestato per droga: rischia 20 anni

Secondo l'accusa, l'ex paracadutista dell'aeronautica statunitense ha iniziato a spacciare mefedrone (che ha effetti simili a quelli della cocaina e dell'Mdma) circa tre anni fa.

Un tribunale di Mosca ha ordinato la sua custodia cautelare per due mesi.

«Siamo a conoscenza del recente arresto di un cittadino statunitense a Mosca», ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato: «Stiamo cercando di avere l'accesso consolare il prima possibile per fornire tutta l'assistenza appropriata». Il video dell'arresto di Leake dalla sua casa e una foto segnaletica da una stazione di polizia sono stati pubblicati sui media russi già tre giorni fa.

Evan Gershkovich, il giornalista statunitense appare in aula a Mosca

Ora, la detenzione di Leake si aggiunge a quella di altri connazionali che per gli Usa rappresentano un brutto grattacapo, nello scenario delle trattative per gli scambi di prigionieri tra i due Paesi ridotti ai minimi termini per la guerra in Ucraina.

Presumibilmente l'arresto del musicista, che aveva scelto di vivere in Russia anziché nel suo Paese, non ha lo stesso peso delle manette scattate a marzo per il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich con l'accusa di spionaggio. E che, forse, preoccuperà di meno Washington rispetto al destino della star del basket Brittney Griner, rimasta in prigione in Russia per 10 mesi dopo una condanna a 9 anni per meno di un grammo di hashish. Per riportare la famosa cestista a casa, con uno scambio di prigionieri in stile guerra fredda, gli americani hanno dovuto buttare giù un rospo difficile da digerire: Joe Biden, in cambio della Griner, ha graziato il trafficante d'armi russo Viktor Bout, meglio conosciuto come il "signore della guerra", detenuto negli Stati Uniti da 10 anni. L'operazione fu annunciata a dicembre dallo stesso presidente statunitense.

Che però masticava amaro, visto che la liberazione della stella della Wnba era un risultato a metà: perché il camaleontico Bout era stato condannato a 25 anni per aver messo insieme una flotta di aerei che riforniva di armi mezzo mondo, difficilmente senza l'avallo dell'intelligence del suo Paese. E Washington nello scambio non ha ottenuto la liberazione dell'ex marine Paul Whelan, arrestato nel 2018 in Russia e condannato a 16 anni per spionaggio. Mosca invece è riuscita ad incassare una vittoria completa, dimostrando pure che la madrepatria non dimentica i suoi servitori, soprattutto se tengono la bocca chiusa.

In questo scenario, sarebbe tornato molto utile agli americani Artem Uss, figlio di un governatore siberiano e magnate del petrolio vicino a Vladimir Putin, arrestato a Malpensa in ottobre per contrabbando di tecnologie militari dagli Stati Uniti alla Russia, fuggito in marzo dagli arresti domiciliari nel Milanese rompendo il braccialetto elettronico dopo l'ok italiano all'estradizione negli Usa. Una preziosa merce di scambio in meno per l'amministrazione Biden. Oltre che minori speranze per Gershkovich e Whelan di tornare in patria. E forse pure per Leake.

Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA