Magari non produrrà una svolta. Di certo, però, la cover dell’ultimo numero dell’edizione olandese di Vogue ha segnato un bellissimo precedente: per la prima volta nella storia delle riviste di moda, infatti, a finire in copertina è stata una persona affetta dalla sindrome di Down.
Il bimbo (e non l’uomo) della “rivoluzione” ha poco più di tre anni, si chiama Micah ed è il figlio di Amanda Booth, indossatrice, attrice ed ex playmate che con lui compare nella pagina numero uno del celebre magazine.
Per nulla interessata a speculazioni sensazionalistiche o a farsi pubblicità, da tempo la Booth combatte una personale battaglia in favore dei diritti degli affetti dalla sindrome di Down e dei disabili in genere, troppo spessi ghettizzati e costretti a vivere una vita da “diversi”.
È proprio per dare linfa a questa sua lotta che la modella ha addirittura creato una pagina Instagram - LifewithMicah - dedicata al figlio: lì condivide quasi quotidianamente foto del suo piccolo, avuto dall’imprenditore Mike Quinones, e pensieri a sostegno del tema delle pari opportunità.