Jon Fosse, chi è il Nobel letteratura 2023: ecco il Beckett norvegese autore di romanzi-mondo tutti da scoprire

Ha sperimentato tutti i generi, compresa la saggistica e la letteratura per l’infanzia

Giovedì 5 Ottobre 2023 di Riccardo De Palo
Jon Fosse, chi è il vincitore del Nobel: il "Beckett norvegese" autore di romanzi-mondo tutti da scoprire

Per una volta, il suo nome era tra i papabili: a vincere il Nobel per la Letteratura è stato Jon Fosse, scrittore, poeta e drammaturgo norvegese, 64 anni, autore di un romanzo-mondo diviso in sette parti. Dato per favorito in realtà da decenni, quest’anno era anche tra i nomi trapelati alla vigilia, se non altro perché sono passati più di dieci anni dall’ultimo Nobel vinto da uno scandinavo.

Jon Fosse, chi è il Nobel per la letteratura 2023

Fosse è rimasto «sorpreso ma non troppo» all'annuncio del Premio. «Negli ultimi dieci anni mi sono preparato con cautela al fatto che ciò potesse accadere. Ma credetemi, non mi aspettavo di ricevere il premio oggi, anche se avevo una chance», ha spiegato Fosse che ha ricevuto la telefonata dell'Accademia svedese mentre stava guidando nei pressi di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia.

 

Fosse è nato il 29 settembre 1959 a Haugesund, un piccolo villaggio sulla costa occidentale norvegese, ed è cresciuto a Strandebarm, sullo spettacolare fiordo di Hardanger. Laureato all’università di Bergen, in letteratura comparata, il vincitore dell’ambita medaglia ha insegnato a lungo all'Accademia di scrittura di Hordaland. Scrittore molto prolifico e versatile, grande drammaturgo, tanto da guadagnarsi l'appellativo di “Samuel Beckett norvegese”, ma anche romanziere, ha sperimentato tutti i generi, compresa la saggistica e la letteratura per l’infanzia.

Le sue opere sono tradotte in 40 lingue, compreso l’italiano (La nave di Teseo ha pubblicato anche “Mattina e sera” e sta pubblicando la sua “Settologia”, romanzo diviso in sette parti. “Io è un altro”, è in uscita martedì 10 per La nave di Teseo, e costituisce la terza e la quarta parte di questa opera monumentale. I volumi I e II sono usciti con con il titolo “L'altro nome”).

 

Nel nuovo romanzo, si racconta la storia di due pittori con lo stesso nome, Asle. Uno è un uomo di successo, ma ha perso sua moglie.

L'altro alza il gomito troppo spesso. Viene da pensare che siano la stessa persona, eppure a volte si incontrano e si parlano. Il tempo e lo spazio seguono queste due rette parallele, che a volte sembrano intersecarsi, su quella che probabilmente sarebbe potuta essere - o è - la costa sudoccidentale della Norvegia, con il suo ghiaccio, il suo mare scuro e mugghiante, i suoi fiordi…

  Il New York Times ha definito Fosse “uno di quegli scrittori che ti senti in colpa di non avere ancora letto”. Ma nel mondo, in realtà, sono in molti ad averlo fatto. In patria ha vinto molti premi e per un certo periodo gli è stato concesso di risiedere nella residenza reale di Grotten, al centro di Oslo, per meriti letterari. Nel 2003 gli è stato conferito il Cavalierato in Francia, e nel 2010 ha vinto il Premio Ibsen per il Teatro. Il Daily Telegraph lo ha inserito tra i “100 geni viventi” nel mondo. Tra le opere tradotte in passato, anche “Melancholia” e “Insonni” (Fandango).

Il suo teatro è molto rappresentato. Il 5 marzo al Carignano di Torino debutterà La ragazza sul divano con Pamela Villoresi e Giovanna Mezzogiorno, per la prima volta insieme a teatro, dirette e affiancate da Valerio Binasco, principale interprete italiano di Jon Fosse.  «Beh, quando a uno scrittore che hai scelto arriva un Nobel, è la conferma che hai fatto la scelta giusta», commenta Villoresi, da sempre interprete in palcoscenico di personaggi di grande temperamento.

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