Radiazioni nucleari di «origine sconosciuta» rilevate in Norvegia, cosa sta succedendo

Esistono filtri antiradiazioni di questo tipo a Svanhovd, nella valle di Pasvik, vicino al confine con la Russia

Giovedì 4 Aprile 2024 di Alessandro Rosi
Radiazioni nucleari di «origine sconosciuta» rilevate in Norvegia, cosa sta succedendo

«Misurati livelli di iodio radioattivo a Tromsø». Radiazioni nucleari in Norvegia, questa la dichiarazione diffusa dall'autorità per la sicurezza. Come specificato nella nota, stiamo parlando di quantità "molto basse" individuate presso la stazione di filtraggio nel nord del Paese.

Ma resta un mistero la loro provenienza.

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Cos'è lo iodio radioattivo

Da dove provengono? Valutiamo il caso più estremo. In caso di incidente atomico può accadere che lo iodio radioattivo (I-131) venga rilasciato nell'atmosfera e poi inalato (oppure assunto) dall'organismo attraverso la catena di alimentazione. In tal caso, come indicato dall'ufficio federale della sanità svizzera, si accumula nella ghiandola tiroidea, poi la irradia dall'interno e può danneggiarla fino a provocarne il cancro. In particolare, in caso di disastro nucleare (come quello di Chernobyl), lo iodio radioattivo è solitamente rilasciato nell'ambiente sotto forma di fumi o di nuvole radioattive.

Le misurazioni

Le misurazioni sono state effettuate nella settimana dal 21 al 26 marzo nel laboratorio High North. Copenaghen dispone di diverse stazioni di misurazione in tutto il Paese con monitoraggio continuo per poter rilevare la radioattività nell'aria sopra la Norvegia. Le concentrazioni misurate non comportano rischi per l'uomo e per l'ambiente. Ma c'è un particolare che preoccupa: al momento non è noto da dove provengano.

 

Cosa comporta

Lo iodio-131 è un isotopo radioattivo con una breve emivita (ovvero il parametro farmacocinetico che indica il tempo richiesto per ridurre del 50% la concentrazione plasmatica di un farmaco) di otto giorni, il che significa che il rilascio è avvenuto di recente e decadrà completamente entro pochi mesi. L'isotopo proviene da un reattore nucleare e viene utilizzato nella diagnostica mediale. 

I precedenti

Filtri antiradiazioni per rilevare eventuali radiazioni sono a Svanhovd, nella valle di Pasvik, vicino al confine con la Russia, così come a Rovaniemi, nel nord della Finlandia. Piccole quantità di iodio radioattivo sono state precedentemente misurate in diverse località del Nord Europa, rileva The Barent Observer. Ma per la maggior parte è stato difficile indicare da dove provenissero i rilasci. Quando lo iodio-131 è l’unico isotopo misurato, molto probabilmente i rilasci non provengono da un incidente del reattore nucleare, poiché tali eventi causerebbero il rilascio di molti altri isotopi, come lo stronzio-90 e il cesio-137.

La mappa

L’Europa e la Russia nordoccidentale dispongono di una rete online completa di stazioni di misurazione dove chiunque può controllare i livelli attuali di radioattività nell’aria nonché il registro delle misurazioni arretrate.

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