Perplessità sui taxi gratis fuori dalle discoteche? Molte, ma chiediamoci se l'iniziativa può servire a salvare qualche vita

Mercoledì 9 Agosto 2023

Caro direttore,
non faccio un ragionamento politico perché i tagli alla sanità soprattutto sono stati continui a prescindere dal colore dei governi. Ma mi meraviglia negativamente la concessione del taxi gratis a chi beve troppo. E per quanti km? Chi paga, il solito Pantalone? Ed è molto diseducativo. Perché invece non si mettono pattuglie della stradale nei punti più critici e si fanno controlli sistematici? Chi guida non deve bere. Facciamo come in Danimarca: 15 giorni di prigione, da subito senza tante lungaggini! È diseducativo per i ragazzi e per i genitori.

Aldo Mariconda


Caro lettore,
secondo i dati dell'Oms in Danimarca ben l'1,3% dei decessi sono causati dall'alcol. Per questa ragione il paese scandinavo occupa la non invidiabile 13ma posizione a livello mondiale per morti da alcol. Nella stessa classifica l'Italia è al 165mo posto. Diciamo quindi che la Danimarca non è proprio la nazione da prendere come riferimento o esempio in questo campo. Non solo: l'esperienza danese dimostra che non basta inasprire le pene o fare leggi più severe per combattere l'abuso dell'alcol e le sue spesso tragiche conseguenze. Evidentemente si tratta di un fenomeno più complesso. In ogni caso: in molti avete scritto esprimendo riserve e giudizi negativi sull'esperimento avviato sabato scorso in 6 discoteche, di portare a casa gratis in taxi i frequentatori di quei locali che, all'uscita, risultino positivi all'alcoltest. Lo ha fatto, con la solita efficacia e serietà analitica, anche Alessandra Graziottin. Sono critiche e riserve che, come ho già avuto modo di scrivere, condivido, in particolare se questo provvedimento venisse interpretato come la presa d'atto di una sconfitta. In altre parole: poiché non riusciamo a impedir loro di bere o a far loro capire che esistono dei limiti, allora li facciamo scortare a casa in taxi, così almeno con combinano altri guai per se e per gli altri. Il rischio che più di qualcuno interpreti il taxi gratis come un "liberi tutti" c'è. Così come esiste il pericolo che passi un messaggio sbagliato, del tipo: "bevete quanto vi pare tanto poi a portarvi a casa ci pensa qualcun altro e pure senza pagare". Tutto questo andrà ben considerato se si deciderà di estendere su più ampia scala l'esperimento. Però c'è anche un punto di vista diverso da considerare. Provo a sintetizzarlo in poche e semplici domande. Ma se questa misura, pur con i suoi limiti, contribuisse a salvare anche solo una vita umana, questi rischi non varrebbe la pena di correrli? E i costi di questa misura, che qualcuno denuncia, non sarebbero del tutto giustificati e compensati dal valore di una vita umana salvata? Non sono domande a cui ho risposte certe da fare. Ma credo sia giusto porsele.
 

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