Il nostro collega salvato in extremis dalla buona sanità. Se le critiche sono legittime, è giusto riconoscere i pregi

Domenica 14 Maggio 2023

Caro direttore,
salvato in extremis con un delicatissimo intervento all'aorta durato 9 ore (in extracorporeo) è già la conferma di come la Buonasanità esista in Veneto e nel Veneziano in particolare. Ma in questo mese di degenza forzata in vari reparti - prima dell'ospedale all'Angelo e poi del Policlinico San Marco - ho constatato di persona una straordinaria professionalità dei medici, ma anche di tutto il personale che lavora giorno e notte, 365 giorni all'anno, in un settore cruciale e difficile troppo spesso criticato dai "leoni da tastiera" e dai luminari "fai da te". Io ho trovato straordinaria competenza e umanità a partire dal medico di base (Serena Berton) poi nel personale del pronto soccorso fino all'apice, ovvero lo staff della cardiochirurgia del dott. Domenico Mangino (che mi ha operato) e quindi nei medici e fisioterapisti del San Marco. Al loro fianco ci sono infermieri, Oss e personale sanitario tutto che hanno sempre svolto un lavoro di squadra eccezionale affrontando in modo tempestivo ed efficace le piccole e grandi difficoltà che si sono via via palesate. Un mese di "prove tecniche" è un periodo lungo e difficile, ma fra le mani di professionisti di questo livello c'è da sentirsi sicuri di potercela fare anche se, come nel mio caso, soltanto 2 su 100 superano le difficoltà dell'intervento. Mi sento miracolato grazie agli Angeli che si sono presi cura di me, l'elenco è lungo e rischierei di dimenticare qualcuno. Grazie a tutti Voi dal più profondo del Cuore (peraltro in via di guarigione e dunque ancora più profondo).

Lu. Bi.
Venezia


Cari lettori,
chi ha scritto queste parole è un nostro collega.

Lo dico per trasparenza nei confronti di chi ci legge. E per assicurare che non ha goduto di nessun trattamento preferenziale o particolare in quanto giornalista del Gazzettino. Era ed è un paziente come tanti. E come tale è stato trattato. Da quando è arrivato in condizioni gravissime al Pronto soccorso ed è stato sottoposto a un lunghissimo e complicato intervento, fino alla lunga e successiva degenza.

Naturalmente ci sono cittadini che ci scrivono perché in ospedale hanno avuto esperienze meno positive, per lamentarsi delle lunghe liste d'attesa o delle attese infinite bei pronto soccorsi. Questa rubrica ha ospitato spesso le loro proteste. Ma proprio per questo ci è sembrato giusto pubblicare questa lettera. Perché esiste sempre anche un'altra faccia della medaglia. E perché se sono giuste e legittime le critiche, è altrettanto giusto riconoscere il valore e l'impegno di tante persone che dentro la Sanità lavorano tutti i giorni per la nostra salute.

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 06:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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