I reati vanno puniti, ma non diamo ai no vax più importanza del necessario e non confondiamoli con chi ha dubbi sui vaccini

Mercoledì 1 Settembre 2021

Caro Direttore,
la nostra Costituzione riconosce il diritto di espressione e manifestazione delle minoranze ma mi pare che la minoranza dei no vax abbia superato il limite della legalità e, quindi, della tolleranza che chi la pensa diversamente può provare. Dopo aver fatto uso delle più incredibili e ridicole teorie dimostrando una fervida fantasia, per sfuggire al dovere di solidarietà collettiva, ora quei signori, oltre a mettere in pericolo la salute pubblica con proteste di piazza senza le precauzioni predisposte, si permettono di minacciare scienziati, picchiare giornalisti, punire i ristoratori che chiedono il Green pass con l'infantile ricorso alle recensioni false e perfino bloccare il servizio pubblico delle ferrovie. La loro ignoranza della Costituzione è sconcertante ma la legge non ammette ignoranza. L'articolo 32 della Costituzione prevede l'obbligo di vaccinazione in caso di emergenza sanitaria e quella dalla quale stiamo cercando di uscire credo lo sia. Cosa aspettiamo ad applicarlo?
Mauro Cicero
Mogliano Veneto (Treviso)


Caro lettore,
capisco il suo punto di vista, ma non commettiamo l'errore di dare ai no vax più importanza di quel che nella realtà hanno.

E soprattutto non trasformiamoli in vittime del potere o in martiri della libertà. È esattamente ciò che molti di loro, soprattutto i gruppi più esagitati e ideologizzati, desiderano. Non voglio essere frainteso: i reati vanno ovviamente perseguiti con la necessaria severità: basta poco per passare dalle minacce verbali o lanciate dai social a qualcosa di molto più grave. La storia di questo Paese ce lo insegna. Diamo però al fenomeno l'esatta dimensione e peso: i no vax sono una esigua minoranza, certamente molto rumorosa e animata da un'incrollabile mistica complottista e negazionista. Ma rappresentano una piccolissima porzione dell'opinione pubblica. Diverso è invece il caso dei non pochi cittadini che, a torto o a ragione, nutrono tanti dubbi nei confronti del vaccino e sono probabilmente ancora condizionati dai madornali errori di comunicazione commessi nei mesi scorsi dalle autorità sanitarie (ricordate AstraZeneca?). A loro bisogna pensare. Loro bisogna rassicurare e coinvolgere nella profilassi. Non consegnarli agli estremisti anti-vaccino.

Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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