Sfida a Letta, Renzi
si gioca già (quasi) tutto

Giovedì 13 Febbraio 2014
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Caro direttore,

la frenesia del potere manda l'Italia in malora. Non capisco come mai Renzi e Letta non comprendano la necessit di fare squadra e di fare insieme le riforme. Uno pu fare il Primo ministro e uno il ministro dello Sviluppo, perch l'Italia ha bisogno di lavoratori e non di disoccupati. Se Renzi bravo, deve dimostrarlo con proposte sagge e attuabili e non facendo lo sgambetto a Letta. E il Pd, se vuole elettori, deve smetterla di litigare, altrimenti il centrodestra vincer sempre: 3 milioni di elettori sono pochi per eleggere un leader, ce ne vogliono almeno 10. E Renzi deve essere pi umile.


Ignazio Zoia

Peseggia (Ve)



Caro lettore,

non so se Renzi debba essere pi umile. Certamente deve essere prudente e molto accorto. Soprattutto deve guardarsi dal fuoco amico, ossia dai suoi avversari, quelli dichiarati e quelli mimetizzati, interni al Pd. Renzi nel momento in cui stato eletto segretario del Pd aveva di fronte a s due strade. Una pi cauta e attendista, gli suggeriva di puntare a realizzare la riforma elettorale (come ha fatto accordandosi con Berlusconi), ma di lasciare, almeno per una certa fase, sufficiente libert d'azione a Letta e al governo. Un'altra strada, pi ambiziosa ma anche pi insidiosa, prevedeva che il sindaco di Firenze si ponesse da subito come interlocutore "forte" del governo a guida Pd, incalzandolo, criticandolo e facendosi portatore anche di proposte di riforma su temi importanti dell'attivit governativa come, per esempio, il lavoro. Sembra evidente che il segretario del Pd abbia scelto questa seconda strada. E i nodi sono venuti rapidamente al pettine, probabilmente pi presto di quanto il segretario del Pd avesse previsto. Il pressing di Renzi, anzich accrescere il dinamismo del governo, ha finito con lo sfiancarlo evidenziandone ancor di pi debolezze e limiti. Letta ieri ha affermato la sua ferma intenzione di non farsi presto da parte. Staremo a vedere. Ma, stando cos le cose, il cammino del suo esecutivo appare in larga parte segnato. Renzi rischia quindi di doversi trovare a dimostrare quel che vale come uomo di governo, prima di quanto, probabilmente, lui stesso aveva previsto. E senza aver ottenuto la legittimazione del voto popolare. Una sfida molto impegnativa, su cui Renzi si gioca molto. Anzi, probabilmente tutto.

Ultimo aggiornamento: 16:11

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